Cultura

Leader si nasce o si diventa?

Si scopre nel "Il parafulmine e lo scopone scientifico"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 LUG - GIAN PAOLO MONTALI, IL PARAFULMINE E LO SCOPONE SCIENTIFICO.(RIZZOLI PP 205 EURO 17) Leader si diventa o si nasce? e qual'e' il miglior comportamento da adottare davanti ad una sconfitta. L'autorevolezza come si acquisisce? Sono solo alcune delle domande che si pone l'autore del libro "il parafulmine e lo scopone scientifico", Gian Paolo Montali. L'autore ha esperienza nel mondo del volley, si è buttato a capofitto in quello del calcio (prima come consigliere d'amministrazione della Juventus, poi come direttore generale e operativo della Roma), dell'insegnamento (alla Bocconi ma anche al Master dello Sport dell'Università di Parma e di San Marino) e da pochissimo in quello del golf, è l'attuale direttore generale del progetto Ryder Cup 2022 per conto della Federgolf.
    Ed e' proprio dall'esperienza maturata in ambiti tanto diversi, ma anche tanto affini sotto molti aspetti, Montali ha imparato i segreti che portano una persona ad essere un leader, un capo vero, un mentore. "Nel parafulmine e lo scopone scientifico", Montali prende per mano il lettore e lo guida lungo sentieri inaspettati, costellati di ricordi ed esperienze personali, con aneddoti sorprendenti e divertenti, che fanno da sponda ad analisi e considerazioni importanti.
    Nelle pagine del libro Montali introduce anche concetti innovativi come quelli di "impollinazione" e "contaminazione", e smentisce tanti luoghi comuni come quello che recita:"squadra che vince non si cambia".
    Teorie valide nel mondo dello sport e a maggior ragione nel contesto aziendale e più in generale in ogni organizzazione umana, nelle quali il concetto di leadership è imprescindibile.
    Il parafulmine cui fa riferimento il titolo del libro è ovviamente la figura di colui che si fa carico di accollarsi tutte le colpe in caso di insuccesso, mentre lo scopone scientifico non è soltanto un gioco di carte, ma un vero e proprio test di abilità, soprattutto se va affrontato sotto gli occhi severi di un compagno esigente e di un pubblico competente, entrambi intransigenti ad ogni minimo errore.
    Ma chi è un capo? Quali sono le sue caratteristiche? Per Montali ne esistono almeno tre tipi: il finto capo, il capo leader e il capo carismatico. E spiega che non esiste un modo unico per essere un buon capo: "Si può essere duri o morbidi, l'importante è che si sia coerenti".
   

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