Cultura

Rossini, la musica del cibo

Oltre l'artista, l'uomo dal palato fino innamorato delle donne

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 8 MAR - KETTY MAGNI, ROSSINI, LA MUSICA DEL CIBO (Cairo Editore, pp.192, 15 Euro)

Il foie gras, il tartufo, il Madeira, ma anche la pasta (specialmente i maccheroni) e il panettone rigorosamente italiani, le spezie, le fragole e lo champagne. Sapeva come coccolare il suo palato il grande Gioachino Rossini, mentre con la sua musica regalava bellezza al mondo intero e con il suo charme d'artista irretiva le donne più belle. Il suo ritratto, quello dell'uomo oltre che dell'eccelso compositore, emerge nel libro Rossini, la musica del cibo, scritto da Ketty Magni per Cairo Editore.

Una lettura piacevole e dal linguaggio accattivante e scorrevole, nella quale l'autrice si diverte, partendo da dati storici e biografici, a descrivere situazioni private che svelano il temperamento di Rossini e delle persone a lui più vicine, e che regalano dettagli e atmosfere del fermento culturale ottocentesco, tra Italia e Francia.

Quando non si dedicava alle partiture, Rossini cedeva spesso e volentieri al fascino femminile. Dopo il matrimonio con la cantante lirica Isabella Colbran, fu però la bellissima Mademoiselle Olympe a rubargli il cuore. Proprio come in un crescendo rossiniano, il lettore vedrà nascere la travolgente storia d'amore tra i due, seguendone la passione e i tormenti, e il consolidamento di un sentimento che li legherà fino alla fine.

Ma nel libro trova abbondante spazio anche la cucina, l'altra grandissima passione del creatore del Guglielmo Tell, nato a Pesaro nel 1792. Tanti i dettagli sui suoi piatti preferiti, ma anche sulla grande amicizia con Marie Antonin Carême, eccelso cuoco con il quale aveva instaurato un sincero rapporto d'amicizia e che insegnò molti trucchi culinari all'artista. I due usavano scambiarsi i propri assi nella manica: mentre Carême gli inviava cibi prelibati, preparati appositamente per lui, Rossini rispondeva con composizioni musicali.

Gli appassionati del grande musicista ma anche della buona tavola non potranno quindi perdersi a fine libro le pagine dedicate alle ricette rossiniane: dal Cocktail Rossini ai Maccheroni alla Rossini, dai Filetti di sogliola con besciamella al Tournedos, o Filetto alla Rossini (anche nella speciale versione dello chef Gualtiero Marchesi), fino alla Torta di carote e alla Barbajada (bevanda milanese legata a Domenico Barbaja, che fu amante della Colbran prima che diventasse moglie del compositore pesarese), è tutto un tripudio di profumi e sapori di qualità, un modo diverso per far avvicinare i lettori al mondo affascinante, pieno di luci e ombre, di uno dei protagonisti della storia della musica mondiale.
   

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