GIULIA CUTER, GIULIA PERORA - LE RAGAZZE STANNO BENE - (HARPER COLLINS ITALIA, 16 EURO, PP 235)
"Al di là di tutto ciò che ancora ci manca, di tutto quello che è perfettibile e migliorabile della nostra epoca, ciò che ci interessa raccontare sono le sfide e le grandi possibilità che si aprono di fronte a noi. Non sarà un viaggio semplice, perché spesso non è semplice essere una giovane donna, ma di certo gli strumenti non mancano.
Giulia Cuter e Giulia Perora hanno affrontato nel loro nuovo libro, il secondo dopo "Senza rossetto", podcast e newsletter per raccontare le donne di ieri e di oggi, i grandi temi dell'essere donna, attraverso le loro esperienze personali, le letture, la cronaca, le ricerche e il confronto con il passato.
Nel libro, intitolato ', Le ragazze stanno bene', pubblicato Da Harper Collins Italia, le autrici raccontano le cose che le giovani donne contemporanee non vogliono più essere: non le spose sottomesse degli anni Cinquanta, tutte casa, cucina, marito e figli, ma nemmeno le femministe arrabbiate degli anni Settanta, con i loro falò di reggiseni e l'odio per i maschi.
Perché le ragazze contemporanee sono già donne in carriera, politiche impegnate, esseri umani indipendenti nella gestione del proprio corpo e della propria vita sentimentale e sessuale.
Eppure quelle ragazze continuano a essere anche figlie, fidanzate, madri, spose. Le due autrici si chiedono allora come non rimanere prigioniere dell'uno o dell'altro modello. Come ripensare al femminismo, quello storico e con la effe maiuscola che un po' spaventa per la sua complessità e un po' respinge per la sua fermezza, alla luce dei cambiamenti intercorsi fra quegli anni e questi. Per arrivare alla grande domanda: è possibile oggi non rinunciare al femminismo ma neppure alla femminilità? Per rispondere a queste domande le due Giulia partono dall'arrivo delle prime mestruazioni, tappa obbligata nel passaggio dall'infanzia all'adolescenza di ogni donna: "Ti rovineranno ogni futura vacanza, perché ovviamente, arriveranno sempre la sera prima della tua partenza". Oppure. "La notte prima della maratona di Londra mi è venuto il ciclo, faceva un male terribile. Sarebbe stata la mia prima maratona e ricordo ancora la mia agitazione. Avevo passato un intero anno ad allenarmi duramente, ma mai durante il ciclo" scriveva Kiran Gandi sull'Huffington Post nel 2015.
Dal corpo femminile, si passa poi ad affrontare il tema dell'educazione sessista: "Le bambine sono dolci e tranquille in quanto tali o perché insegniamo loro a esserlo? I bambini amano tutti automaticamente le macchinine e le pistole? Il rosa è da femmine e l'azzurro da maschi?". Altri temi analizzati i rapporti affettivi e il mondo del lavoro, ma tutto dall'ottica esclusivamente femminile di due giovani donne contemporanee. Le due autrici ripercorrono alcune fra le prime più significative tappe della vita di ogni donna, dipinte in un momento storico, il nostro, in cui le questioni femministe sono diventate ormai quotidiane, e non si deve più temere di non esserne all'altezza.
Non ci resta che trovare una nuova strada su cui fare camminare insieme le femministe di ieri e le donne di oggi. (ANSA).