Cultura

Francesco Bogliari racconta il 1922

La cronaca dell'anno che portò al potere Mussolini

Redazione Ansa

(di Marzia Apice) (ANSA) - ROMA, 15 LUG - FRANCESCO BOGLIARI, 1922. DIARIO DELL'ANNO CHE CAMBIÒ PER SEMPRE LA STORIA D'ITALIA (Mind Edizioni, pp. 368, 18 Euro). Dalle pagine dei giornali i grandi eventi e le piccole notizie - la politica dei partiti, del Governo e del Parlamento, la cronaca nera e bianca, accanto alla cultura e allo sport - per raccontare e restituire intatto lo spirito di un tempo lontano e di un Paese intero, in cammino verso un infausto destino: arriva in libreria "1922" (Mind Edizioni), libro di Francesco Bogliari che torna indietro con la memoria per riaprire una delle pagine più buie del nostro passato. Con la prefazione di Giancarlo Mazzuca, il volume con l'essenzialità e la struttura di un diario ripercorre l'anno che decretò l'inizio del potere di Benito Mussolini. La scelta dell'autore è stata quella di non fornire alcun commento e di dilatare l'immagine di quel fatidico 1922 tanto da vedere in modo ravvicinato cosa successe: recuperando giorno per giorno, da gennaio a dicembre, le cronache dell'epoca - consultando minuziosamente i principali quotidiani e periodici e arricchendo il testo con numerose fotografie - l'autore fa parlare i singoli fatti, senza interpretarli, cercando di capire, anche con notizie non strettamente legate alla politica, quali cause favorirono la nascita del fascismo. Pur nel crescendo delle violenze squadriste, nell'inconsistenza dei partiti e nello sgretolamento progressivo delle istituzioni dello Stato, il 1922 in fondo all'apparenza non fu un anno troppo diverso dagli altri e gli italiani vivevano nel bene e nel male la loro vita: c'erano le vertenze sindacali e gli scioperi, le rapine, i suicidi e gli omicidi, e poi le temperature record del caldo estivo e l'esodo per la villeggiatura, i miracoli a Napoli, la stagione lirica dell'Arena di Verona e le opere di D'Annunzio e Pirandello, la moda di cappelli e ombrelli, i successi sportivi nel calcio, nel ciclismo e nell'automobilismo e le inchieste sul bilancio del Vaticano. Eppure in quei 12 mesi tutto cambiò e il destino dell'Italia virò in modo tragico. Nel libro ogni cosa - i fatti eclatanti così come quelli meno incisivi - concorre a ricreare come nell'incastro dei tanti pezzi di un puzzle il contesto nel quale Mussolini divenne il "Duce", trasformandosi nel dittatore che, dopo aver giurato al Quirinale il 31 ottobre in seguito alla cosiddetta "marcia su Roma", tenne in mano saldamente il Paese per quasi 21 anni, fino al 25 luglio 1943, creando di fatto il governo più lungo della storia d'Italia.
    Come scrive Mazzuca nella prefazione, "C'è sempre una logica dietro alle grandi svolte della storia di un Paese e aveva perfettamente ragione Giuseppe Prezzolini quando, nel 1925, scrisse che la marcia su Roma «non va giudicata incidente o accidente che si sarebbe potuto evitare». Come è riuscito a chiarirci lo stesso Francesco Bogliari in questo libro molto interessante, sono soprattutto le cronache di un giorno qualsiasi prima del 'grande terremoto' che possono spiegare meglio i motivi che portarono al dannato sisma dell'ottobre 1922. Perché la storia è sempre fatta di tanti 'se' e di tanti 'ma': cosa sarebbe successo se, in quel determinato giorno, la partita giocata dall'Italia fosse andata a finire diversamente?". (ANSA).
   

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