CHRISTIAN JENNINGS, GLI ITALIANI E LA SOLUZIONE FINALE. CHI SI OPPOSE AI NAZISTI? E COME? (LONGANESI, PP, 267, EURO 22).
Suor Riccarda, al secolo Mary Beauchamp Ambrough che ha nascosto intere famiglie in convento. Ha cercato le storie dei tanti italiani, spesso dimenticati, che con coraggio e determinazione hanno salvato la vita a molti ebrei lo storico e giornalista inglese Christian Jennings. È andato alla scoperta dei loro nomi e delle azioni incredibili che hanno compiuto, scavando negli archivi, attingendo a materiali spesso inediti in Italia, Germania, Vaticano, Svizzera, Regno Unito e Usa. Un grande lavoro di ricerca che è diventato un libro 'Gli italiani e la soluzione finale. Chi si oppose ai nazisti? E come?', appena uscito per Longanesi per la Giornata della Memoria, con 15 protagonisti principali tra i quali Riccardo Pacifici, Adriano Ossicini, Virginia Montalcini, Primo Levi, Clotilde Piperno e Augusto Segre.
Come ha scovato questi materiali d'archivio, molti inediti? "La rete di oltre settanta musei e archivi storici del Paese dedicati alla Resistenza, all'Olocausto o alla guerra è straordinariamente utile. Ci sono diari di civili in tempo di guerra, documenti originali delle SS tedesche, registri partigiani, segnali operativi giornalieri degli inglesi o degli americani o dei canadesi o degli indiani, rapporti sui crimini di guerra e migliaia di fotografie originali" dice all'ANSA Jennings che attualmente vive a Torino e ha lavorato come corrispondente di guerra principalmente nei Balcani, in Africa e nei paesi dell'Ue.
"In Italia la storia è commemorata bene, spesso e a fondo, e anche se è nel passato, sta sulle nostre spalle, vigila e incide profondamente sul presente" spiega lo storico- giornalista che scrive per 'The Economist', 'The Daily Telegraph' e 'Wired'. "Ho scritto altri tre libri di storia sull'Italia tuttavia, ho sempre la sensazione di toccare la punta di un vasto iceberg storico. Il Paese è stato ed è molto importante sia a livello europeo che mondiale: gli archivi americani, britannici, francesi, vaticani e tedeschi contengono centinaia di migliaia di pagine di documenti sull'Italia del periodo bellico" racconta Jennings. "L'indagine sugli archivi diplomatici e militari di città come Tokyo, Ankara, Helsinki, Berna, Zagabria e Lisbona, ad esempio, ha portato a risultati molto interessanti" aggiunge.
Quali sono le storie che più la hanno colpita? "Per dodici anni ho assistito e raccontato di guerre, conflitti etnici, genocidi e delle loro conseguenze in Paesi come il Ruanda, il Burundi, il Kosovo e la Bosnia e ho visto come gli esseri umani possono reagire e talvolta trionfare in circostanze orribili. Tra le tante storie di questo libro che mi hanno sorpreso, rattristato, ispirato e colpito, ci sono quelle delle migliaia di italiani che hanno aiutato gli ebrei a nascondersi o a fuggire, e degli ebrei stessi". Tra queste: "la pietra d'inciampo lucidata a specchio all'ex alunna adolescente, Virginia Montalcini, fuori dal liceo Massimo d'Azeglio di Torino; le cartoline e i biglietti gettati dai treni di deportazione dell'Olocausto in stazioni come Verona, con gli ultimi messaggi scritti dagli ebrei italiani che venivano trasportati ad Auschwitz o a Mauthausen". Il prologo del libro è proprio 'Una cartolina dal treno' con l'ultimo messaggio scritto alla sua famiglia dall'ebrea italiana Wanda Abenaim, tradita da una soffiata.
Jennings mette in luce l'intraprendenza e il coraggio risoluto degli italiani quando Hitler diede l'ordine ai suoi ufficiali di attuare la "soluzione finale della questione ebraica".
"Vanno menzionati anche gli ufficiali tedeschi delle SS, corrotti e spesso incompetenti, che spesso erano più interessati a rubare proprietà e oggetti di valore degli ebrei che a svolgere l'orribile compito assegnato loro da Berlino".
Come mai il coraggio di queste persone è poco ricordato? "L'Italia spesso commemora queste persone e questi eventi non tanto a livello nazionale, quanto a livello regionale e provinciale. Scrittori e giornalisti indagano sulle loro storie individuali, ma bisognerebbe continuare a farlo, per ricordarle ancora". (ANSA).
Christian Jennings, il coraggio di chi salvò gli ebrei
Nel volume 'Gli italiani e la soluzione finale'