Cultura

L'esordio di Rolando Mari, Il messia dei vampiri

romanzo apocalittico per Augh! dal 24 febbraio

L'esordio di Rolando Mari, Il messia dei vampiri

Redazione Ansa

(di Elisabetta Stefanelli) (ANSA) - ROMA, 24 FEB - ROLANDO MARI, 'IL MESSIA DEI VAMPIRI'. (Augh!, pag. 103, euro 15.00).
    Se siete deboli di cuore non affrontate la lettura de ''Il messia dei vampiri'', romanzo d'esordio di Rolando Mari, perchè nulla è quello che sembra e alla fine vedrete il mondo con occhi diversi. ''Racconto questo perchè solo ora mi rendo conti dell'errore da noi commesso, soprattutto da me. Racconto questo affinchè le prossime razze che popoleranno il pianeta, o ciò che ne resta, possano apprendere dai nostri errori, imparare qualcosa. Imparare a convivere in pace e armonia, cosa che noi non siamo riusciti a fare''. Che sia un libro apocalittico questo del giovane Mari, classe 1995, non lo nasconde certo sin dalle prime righe del romanzo che si legge tutto d'un fiato, anzi trattenendo il fiato. Si perchè nulla è come sembra e quelli che prima di tutto non se ne rendono sono proprio gli umani, inconsapevoli abitanti di un pianeta che pensano di dominare e in cui invece sono solo blandamente tollerati, in quanto rappresentano fondamentalmente cibo prezioso, per altri.
    Ora cavalcando questo romanzo, che è d'avventura e di formazione (e che formazione!) insieme alla fine i poveri umani distruttori di tutte le risorse del pianeta, sembrano piuttosto i membri di una gigantesca famiglia felice in cui a regnare è soprattutto l'amore. Sono loro fondamentalmente i depositari del lato positivo dell'animalità diffusa, in forme e luoghi insospettabili, che il protagonista, Yervas - ovvero letteralmente 'erbaccia' - avrà tempo di esplorare da un punto di vista privilegiato. All'umanità è legato, sembra far intendere il giovane Mari, il sentimento così come al resto delle creature della letteratura gotica di cui rispolvera il bestiario (dai vampiri ai cannibali, dai licantropi agli orchi) è legata l'idea della forza irrazionale ed istintiva. E di questa umanità sono soprattutto le lacrime quelle che gli tornano a solcare il volto, come se quel liquido salato fosse diventata la sua unica linfa umana. Ma poi si scoprirà alla fine che in realtà la follia è una malattia diffusa e in questo il romanzo, che pure molto affonda le radici in fumetto, serie tv e manga, è un vero e proprio vortice di invenzioni travolgenti.
    Certo Rolando Mari porta sulle spalle la difficile eredità di due genitori che fanno parte del gotha della letteratura italiana degli ultimi anni, ovvero Romana Petri e Michele Mari ma il ragazzo come il messia che dà il titolo al romanzo, è capace di indossare abiti inaspettati. Noi invece lo aspettiamo al varco della prossima prova. (ANSA).
   

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