Economia

A maggio fiducia consumatori al massimo da 2010

Lo rileva l'Istat. A fare da traino è il clima economico

A maggio fiducia consumatori al massimo da 2010

Redazione Ansa

La fiducia dei consumatori sale ancora, toccando a maggio il valore più alto da gennaio 2010, con l'indice a 106,3 (dal 105,5 di aprile). Lo rileva l'Istat. A trainare il rialzo, il terzo consecutivo, è la componente economica, giudizi e attese sulla situazione del Paese, ai massimi da marzo 2007.

L'indagine che, ricorda l'Istat, viene condotta nelle prime due settimane del mese, vede infatti balzare il clima economico, a 118,1 da 115,3. Ad aumentare è anche l'ottimismo nei confronti della stato personale (a 102,0 da 100,6) in cui rientrano valutazioni e aspettative relative al quadro economico familiare, i giudizi sul bilancio 'domestico', le opinioni e le prospettive di risparmio. Guardando alla dimensione temporale, c'è più fiducia sul presente, con il cosiddetto clima corrente in crescita (a 104,6 da 101,6), mentre cede qualcosa l'ottimismo per il futuro (a 108,9 da 109,4). A livello territoriale il clima di fiducia aumenta in tutte le diverse aree, fatta eccezione per il Mezzogiorno.

Codacons, rialzo fiducia abbaglio,non può andare peggio  - ''I dati sulla fiducia dei consumatori comunicati oggi dall'Istat rappresentano solo un 'abbaglio' e non devono far sperare in una ripresa dei consumi''. Lo afferma il Codacons, commentando le ultime rilevazioni sull''ottimismo' degli italiani. ''La crescita della fiducia dei consumatori significa solo che, per la maggioranza dei cittadini, non può andare peggio di così'', spiega l'associazione. Quindi, sostiene il Codacons, la risalita dell'indice di fiducia ''non deve far sperare in una imminente ripresa dei consumi'', che, evidenzia, ''sono ancora in calo, come risulta da tutti gli indicatori economici, e la caduta di acquisti e vendite proseguirà, purtroppo, per tutto il 2014''.

Consumatori,arduo credere a ripresa fiducia in Italia  - Federconsumatori e Adusbef accolgono con scetticismo i risultati dell'indagine dell'Istat, che rileva per il mese di maggio un nuovo aumento nella fiducia dei consumatori. ''Ancora una volta risulta estremamente difficile credere che tali dati siano stati raccolti in Italia, dove i bilanci delle famiglie sono ridotti ormai allo stremo'', affermano Rosario Trefiletti, a capo di Federconsumatori, ed Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef. Le famiglie da anni ormai devono fare i conti - osservano le due associazioni - con un'inarrestabile caduta del proprio potere d'acquisto'', che secondo le stime dell'osservatorio nazionale Federconsumatori ''è diminuito di oltre il 13,4% dal 2008 ad oggi''. Un calo, spiegano, che ha portato ''le famiglie a ridurre sempre di più i propri consumi (-8,1% solo nel biennio 2012-2013)''. E, aggiungono, anche per il 2014 si prospettano ''ulteriori cali''. Secondo entrambe le organizzazioni si tratta quindi di ''una situazione a cui bisogna dare risposte immediate, non solo per il bene dei cittadini, ma anche per risollevare l'intera economia, che continua a risentire dei pesanti effetti derivanti dalla contrazione della domanda interna''.

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