Economia

Aumento retribuzioni a giugno ai minimi dal 1982

1,2 % sul 2013, crescita comunque quattro volte superiore all'inflazione

Una busta paga

Redazione Ansa

La crescita delle retribuzioni contrattuali orarie a giugno è dell'1,2% sul 2013, torna così al livello da record di aprile, il più basso da oltre 30 anni (le serie storiche sono iniziate nel 1982). Lo rileva l'Istat. Anche se così basso, l'aumento delle paghe risulta quattro volte superiore all'inflazione (pari allo 0,3%). Rispetto al mese precedente l'aumento è dello 0,1%. L'incremento tendenziale è il risultato di un progresso dell'1,4% per i dipendenti del settore privato e di una variazione nulla per il pubblico impiego. Gli aumenti maggiori sono per i lavoratori delle telecomunicazioni (3,1%), della gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3%) e dell'estrazione di minerali (2,9%). Tra i contratti monitorati, è stato recepito un solo rinnovo (quello dei giornalisti) e nessuno è scaduto. Alla fine di giugno la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 61,4% nel totale dell'economia e del 50,1% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 30,3 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 16,5 mesi per quelli del settore privato.   

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