Economia

Alitalia, Ue richiede documentazione su quote Etihad

Lupi: controllo in mani Ue, cooperiamo con Bruxelles

Alitalia, concluso Cda. Illustrato piano Etihad

Redazione Ansa

"La Commissione Ue ha richiesto la documentazione rilevante" alle autorità italiane in merito all'operazione con cui Etihad è entrata nel capitale di Alitalia. Lo ha dichiarato Hellen Kearns, portavoce del Commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas, sottolineando che "la cooperazione con le autorità italiane è costantemente in corso". In base alle regole Ue, spetta alle autorità italiane che hanno garantito la licenza "fare una valutazione e assicurare che il controllo resti in mani europee".

Ma "la commissione può, se necessario, come ha fatto in altri casi, richiedere la documentazione rilevante per assicurarsi che la legislazione Ue sia stata rispettata", ha aggiunto la portavoce. La regole europee vietano che una compagnia al di fuori del Vecchio Continente possa prendere il controllo di una linea aerea europea: che si sostanzierebbe con una quota di capitale non necessariamente superiore al 50% più un'azione. Etihad ha rilevato il 49% di Alitalia con la newco al cui interno sono presenti i soci italiani che ne possiede il restante 51%.

Lupi: controllo in mani Ue, cooperiamo con Bruxelles - "Totale cooperazione con l'Unione europea, che potrà verificare che l'operazione Alitalia-Etihad si è svolta nel pieno rispetto delle normative comunitarie e che il controllo della compagnia aerea è in mani europee". Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, commentando l'annuncio della portavoce del commissario Ue per i Trasporti, Siim Kallas, sulla richiesta da parte della Commissione Ue dei documenti rilevanti sull'operazione per accertare il rispetto delle regole Ue.

Martedì illustrato il piano Etihad al cda dela compagnia - L'accordo con Etihad e l'illustrazione dei suoi punti principali è stato al centro, a quanto si apprende, del Cda di Alitalia, che si è tenuto martedì nella sede della compagnia aerea di Fiumicino. Stando a quanto hanno riferito alcuni componenti del collegio sindacale, al termine della riunione, il piano che porterà al matrimonio con la compagnia degli emirati è stato fissato nelle linee generali, adesso si tratta di discuterne i singoli pezzi nel dettaglio, anche per quanto riguarda gli asset da trasferire nella nuova compagnia. Sempre secondo quanto si apprende, il tema del prestito ponte non sarebbe stato messo sul tavolo e potrebbe quindi essere oggetto della prossima riunione, che non sarebbe ancora stata convocata.

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