Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha tagliato i tassi di interesse al nuovo minimo storico dello 0,05%, ma gli effetti sui consumatori, soprattutto per i mutuatari, non saranno immediati e rilevanti come ci si potrebbe aspettare. Anche per le imprese il mini-taglio dei tassi di 10 centesimi è più simbolico che effettivo, tuttavia tassi così bassi comprimono il valore dell'euro (sceso già sotto 1,30 dollari) dando così una spinta alle aziende esportatrici.
- MUTUI:
- Per chi ha un mutuo a tasso fisso non cambierà nulla, continuerà a pagare la stessa rata mensile.
- Per coloro che hanno un mutuo a tasso variabile ancorato al tasso Bce (sono ancora pochissimi) una variazione di 10 punti base (dallo 0,15% precedente ad appunto lo 0,05%) si tramuterà in un risparmio di pochi euro all'anno.
- Per chi ha un mutuo legato all'Euribor (98%) vale il discorso di sopra. Se quando i tassi Bce viaggiavano al 4,25% nel luglio 2008 e i tagli di Francoforte erano dell'ordine di 50 punti base l'impatto sull'Euribor - e dunque sui mutui variabili - era consistente, variazioni così ridotte portano vantaggi risibili per i consumatori. I tassi Euribor sono in pratica già a zero: quello a tre mesi allo 0,149% e quello ad un mese allo 0,019%.
Tuttavia va detto che la politica di tassi a zero decisa dalla Bce dopo una lunga serie di tagli ha portato benefici. Secondo una simulazione dell'Abi per un mutuo ventennale a tasso variabile di 100mila euro (Euribor a 3 mesi +120 punti base di spread) accesso nel 2008 il risparmio sulle rate oggi, con un tasso Euribor a 3 mesi dello 0,15%, è di circa 300 euro al mese (il tasso Euribor nel 2008 era al 4,6%). - E' invece da vedere l'impatto su chi deve ancora accendere un mutuo. Se infatti il calo dei tassi tendenzialmente può portare ad un calo dello spread sul tasso del mutuo, ovvero il differenziale aggiuntivo che applica la banca e che rappresenta il suo margine di guadagno, può anche capitare che, con tassi di riferimento cosi' bassi, gli istituti possano decidere di aumentare lo spread.
- IMPRESE: - Il taglio di 10 punti base avrà effetti trascurabili sui prestiti bancari concessi alle aziende. Inoltre, le banche sono ancora molto caute nel prestare ulteriore liquidità alle imprese. Proprio per questo motivo la Bce ha lanciato i Tltro, maxi-prestiti alle banche ma vincolati all'erogazione del credito alle aziende.
- EURO: - L'effetto più immediato del nuovo taglio dei tassi si è avuto sulla divisa unica. L'euro ha perso terreno contro tutte le valute internazionali, scendendo sotto la soglia di 1,30 dollari per la prima volta da luglio 2013, oggi scambia a 1,2950 dollari. Il deprezzamento della moneta unica dovrebbe aiutare l'export del 'Made in Italy' verso i Paesi che non fanno parte dell'Eurozona.
Bce: ecco cosa cambia per famiglie e imprese
Effetto immediato è su cambio euro-dollaro, ossigeno per export