Europa svegliati. Il vecchio continente rischia ora di perdere il suo peso.
Da Peter Praet, capo economista della Bce, a Nourile Roubini, considerato uno dei migliori previsori al mondo, fino a Kenneth Rogoff di Harvard.
''Rischiamo di diventare come il Giappone - dice Davide Serra del fondo Algebris - La Bce ha agito, ora servono riforme per l'Italia e la Francia. Non è impossibile perchè a frenare sono le regole che ci siamo autoimposti''. Il nodo e' quello delle riforme, su cui insiste anche il capo economista Bce, Praet perchè ''abbiamo dato il segnale che la politica monetaria può solo far prendere tempo, non risolvere i problemi strutturali''. Insomma se le riforme, ma anche una politica di rilancio della domanda non arrivano, diventa un problema.
Che l'Europa deve ripensare se stessa lo dice anche l'ex ministro dell'Economia, Vittorio Grilli. E in questo contesto anche l'Italia deve intervenire con riforme che spingano la competitività. Quale? quella sul lavoro, ad esempio, sulla quale spinge anche la Bce. Allora è necessario realizzare un'Agenda delle riforme che produca effetti anche nel lungo tempo, in modo da dare certezze anche a imprese e investitori. Che poi sono la leva per crescere. E su questo l'Europa può fare molto.
Nel quadro geopolitico non è solo la forza di Usa e Cina a pesare. Non c'e' solo il rischio dell'irrilevanza dell'Europa.
Ci sono i rischi concreti che i venti di guerra Russia-Ukraina abbiano contraccolpi sull'Europa. Li da per scontati l'Ad di Unicredit, Federico Ghizzoni mentre minimizza l'impatto che potrebbe avere la presidente dell'Eni Emma Marcegaglia. ''Già avevamo poco, poi abbiamo venduto gran parte delle nostre attività quindi l'impatto è limitato - spiega - E sull'approvvigionamento di Gas in Italia al momento non ci sono preoccupazioni particolari''.
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Cambiare per evitare di perdere peso. I rischi geopolitici