Il dl Sblocca Italia fa ricorso, per accelerare la realizzazione di infrastrutture, a "deroghe alla disciplina ordinaria" che possono comportare rischi in termini di costi e tempi di esecuzione delle opere "nonché di vulnerabilità alla corruzione". Lo afferma Bankitalia in audizione alla Camera.
Nel decreto, ha sottolineato il vice capo del servizio di struttura economica di Via Nazionale, Fabrizio Balassone, emerge un "cospicuo ricorso a meccanismi derogatori rispetto alla disciplina ordinaria che regola l'affidamento e la realizzazione di opere pubbliche, quali la nomina di commissari straordinari e le procedure speciali per gli interventi di prevenzione del rischio sismico e del dissesto idrogeologico e di messa in sicurezza degli edifici scolastici". Soprattutto nelle procedure speciali, ha proseguito, "si introduce un sistema di deroghe molto pervasivo al Codice di contratti pubblici sulla base della mera certificazione del requisito della 'estrema urgenza' da parte dell'ente interessato Tale ricorso a meccanismi derogatori, pur motivato dal condivisibile obiettivo di ridurre i tempi in fase di aggiudicazione, si è già rivelato in passato non sempre pienamente efficace, con ripercussioni negative sui tempi e sui costi nella successiva fase di esecuzione dell'opera e di vulnerabilità ai rischi di corruzione". Per questo, "andrà garantita la massima trasparenza".
Cantone, ok semplificazione, occhio ruolo Fs
Il dl Sblocca Italia è "sostanzialmente positivo nell'ottica dell'obiettivo della semplificazione", ma su alcune singole norme "c'è qualche perplessità". Lo ha sottolineato il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone in audizione alla Camera, riferendosi in particolare al doppio incarico dell'ad di Fs che, in base all'articolo 1 del dl, riveste anche il ruolo di commissario straordinario per alcune opere al Sud, con relativi poteri in sede di conferenza dei servizi.
Bankitalia avverte: da deroghe dello Sblocca Italia rischi di corruzione
"Da deroghe rischi corruzione". Gli esperti di Via Nazionale: "Il decreto, per accelerare la realizzazione di infrastrutture, comporta anche rischi in termini di costi"