1) Piano strategico della portualità
Un piano strategico per i porti. L'obiettivo è quello di migliorare la competitività del sistema portuale e logistico, di agevolare la crescita dei traffici e la promozione dell'intermodalità nel traffico merci. Per tutti questi motivi la norma prevede l'adozione (entro 90 giorni dalla conversione in legge dello Sblocca Italia), attraverso un successivo decreto del Presidente del Consiglio, del "piano strategico nazionale della portualità e della logistica". Le autorità portuali, per accelerare la realizzazione dei progetti riguardanti la logistica dei porti, devono presentare un resoconto degli interventi in corso di realizzazione o da intraprendere alla presidenza del Consiglio che, d'intesa con il ministero delle Infrastrutture e trasporti, avrà poi il compito di selezionare quelli più urgenti, anche al fine di valutarne l'inserimento nel piano strategico nazionale.
2) Investimenti infrastrutturali su aeroporti
Fiumicino
Lo Sblocca Italia consente l'avvio delle opere già finanziate in 6 aeroporti di interesse nazionale. Una novità che vale 4,6 miliardi e della quale beneficerà soprattutto Fiumicino che vede svincolati 2,1 miliardi per realizzare il nuovo terminal. La norma, che dà il via libera ai contratti di programma consentendo di superare ostacoli e ricorsi, attiva anche 890 milioni per Malpensa, 360 per lo scalo di Venezia, 20 per Genova, 280 per Firenze e 40 per Salerno.
Per avviare gli investimenti previsti negli aeroporti interessati, in concreto la norma prevede che siano approvati, con decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di concerto con quello dell'Economia, i contratti di programma in via di sottoscrizione (entro il 2014) tra Enac e i gestori degli scali.
Malpensa
3) Piano nazionale degli aeroporti
Il nuovo "Piano Nazionale degli Aeroporti" - firmato lo scorso 30 settembre dal ministro Maurizio Lupi - segue una logica di sistema e di razionalizzazione, prevedendo 11 aeroporti strategici e 26 di interesse nazionale.
Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha individuato dieci bacini di traffico omogeneo, così distribuiti sul territorio nazionale:
1) Nord-Ovest, 2) Nord-Est, 3) Centro-Nord, 4) Centro Italia, 5) Campania, 6) Mediterraneo- Adriatico, 7) Calabria, 8) Sicilia-orientale, 9) Sicilia-occidentale, 10) Sardegna.
Ad ogni bacino corrisponde un solo aeroporto strategico, nonché l'insieme degli ulteriori aeroporti di interesse nazionale presenti nella stessa area.
L'unica eccezione alla regola di un solo aeroporto strategico per ciascun bacino, è quella relativa al Centro-Nord, dove ne sono stati individuati due - Bologna e Pisa/Firenze – "in considerazione delle caratteristiche morfologiche del territorio e della dimensione degli scali e a condizione che tra Pisa e Firenze si realizzi una piena integrazione societaria e industriale", spiega il ministero competente.
Aeroporto Bologna
Un aeroporto viene considerato di interesse nazionale a due condizioni (non richieste per gli scali che garantiscono la continuità territoriale):
1) che sia in grado di esercitare un ruolo ben definito all'interno del bacino, con una sostanziale specializzazione (es. aeroporto prevalentemente destinato al traffico merci, city airport, ecc.). Un altro elemento prioritario ai fini del riconoscimento dell’interesse nazionale è costituito dalla presenza di forme di alleanze di rete o sistema tra gli aeroporti del territorio;
2) che sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, anche a tendere, purché in un arco temporale ragionevole.
4) Sconto fiscale a piloti
Dopo i tagli agli stipendi per chiudere il matrimonio con Etihad, arriva una boccata d'ossigeno per piloti e assistenti di volo di Alitalia e non solo. Nel decreto è infatti prevista una proroga degli sgravi fiscali sull'indennità di volo. Anche per il triennio 2015-2017, si legge, "le indennità di volo previste dalla legge o dal contratto collettivo non concorrono alla formazione del reddito a fini contributivi" mentre concorrono alla retribuzione pensionabile per il 50%. La contribuzione figurativa sul 50% dell'indennità di volo è stimata in 14 milioni di euro all'anno dal 2015 al 2017.
Aerei Alitalia - Etihad all'aeroporto di Fiumicino, il giorno dopo la firma dell'accordo tra le due compagnie, 9 agosto 2014
5) Altre misure per migliorare la funzionalità aeroportuale
Per ridurre la spesa dello Stato per i servizi aeroportuali, è stato deciso che le spese riguardanti le attività di pronto soccorso, negli scali civili e in quelli in cui è aperto il traffico civile, saranno a carico del gestore che detiene la concessione totale dell'aeroporto. Salvo il caso in cui il servizio di pronto soccorso sia assicurato dal ministero della Salute sulla base di un'apposita convenzione con la Croce Rossa Italiana, i cui oneri restano a carico del ministero.
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