Non solo tavoli di lavoro alla Leopolda 5.0. A Firenze, infatti, oggi sono arrivati coloro che il lavoro rischiano di perderlo sotto i colpi della crisi. E hai voglia a parlare di tutele crescenti. Un gruppo di lavoratori dell'Ast di Terni ha imanifestato davanti alla stazione Leopolda dove oggi parlerà il premier Matteo Renzi. I lavoratori sono arrivati con un pullman e alcuni mezzi privati. Hanno uno striscione con scritto 'Non ci stiamo'. Chiedono il sostegno del governo alla vertenza aperta dai metalmeccanici per impedire la chiusura della ThyssenKrupp nella città umbra.
La delegazione ha quindi incontrato il presidente del Consiglio, ministro del Lavoro Giuliano Poletti, quello della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e il vicepresidente della Camera, Marina Sereni, che è una deputata umbra. "Renzi ci ha detto che da oggi si impegnerà in prima persona e sarà pronto a riconvocare un tavolo immediato a seconda di come andrà la riunione di mercoledi'", ha detto, aiutandosi con un megafono ai lavoratori che manifestano davanti alla Leopolda, Emilio Trotti della Fim Cisl appena terminato il cui incontro con il premier.
"Si è posto come uno di noi", ha poi raccontato ai giornalisti. "Gli abbiamo detto - ha spiegato Trotti - che nell'incontro con l'ad di mercoledì il ministro Federica Guidi chieda di ritirare questa procedura, in modo che si possa rientrare in fabbrica, perchè la discussione è aperta e ne discuteremo su un nuovo tavolo". Quindi - ha proseguito - tra lunedì e venerdì Renzi si è impegnato a riconvocare subito le parti con una delegazione ristretta perchè sia più operativa possibile".
"Abbiamo incontrato i lavoratori Ast e abbiamo deciso che ci rivedremo la prossima settimana, intanto il governo e le istituzioni locali continueranno a fare di tutto per superare lo stallo. Ministero del lavoro, dello Sviluppo e Palazzo Chigi sono in campo per muovere le cose". Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti spiega l'impegno assicurato dal governo ai lavoratori Ast di Terni.
L'incontro nel post su Instagram di Filippo Sensi, portavoce premier
"Vogliamo qualche risposta non solo passerelle. Chiediamo l'intervento del governo". Così i manifestanti, raccolti dietro lo striscione dell'Ast di Terni, quello stesso che alcuni di loro ieri hanno portato alla manifestazione nazionale della Cgil. La protesta di oggi, tuttavia, precisa Fabio Benedetti della Uilm di Terni, è unitaria. "Siamo qui in rappresentanza dei lavoratori di tutta l'azienda", afferma. "Non vogliamo lo smantellamento dell'azienda", rileva un altro lavoratore convinto che una delegazione sarà ricevuta da Renzi. "La sua segreteria - spiega - ha detto che la delegazione sarebbe stata accettata". Davanti alla Leopolda, intanto, continuano a gridare slogan come "Siamo noi, siamo noi, la città dell'acciaio siamo noi", mentre un altoparlante informa che dentro la stazione i posti a sedere sono già esauriti.
ALLA LEOPOLDA ANCHE I LAVORATORI ESAOTE E MERIDIANA - Lavoratori di Meridiana e di Esaote in maglietta rossa sono presenti a Leopolda 5 per chiedere attenzione sulle loro vicende. "La nostra situazione l'abbiamo portata ieri in piazza alla manifestazione della Cgil, e la riproponiamo oggi a questa platea", ha detto Alessandra Scoscini, membro della Rsu Fiom-Cgil di Esaote. "Ieri Meridiana - ha affermato Alessio Checcacci, membro Rsa - ha riaperto la procedura di mobilità, in barba a quello che aveva detto il governo. Abbiamo un ad che sta andando per la sua strada, e le istituzioni devono stare dalla parte dei lavoratori. Seriamo di poter incontrare Renzi e Poletti per chiedere loro un intervento deciso, a gamba tesa, in questa vertenza".
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