Il Pin unico per accedere a tutti i servizi online prende forma. Si chiamerà 'Spid' un acronimo che sta per Sistema pubblico di identità digitale.
Porte aperte anche per Comuni, scuole o asl: basterà un click. Lo Spid, mira così a facilitare la vita dei cittadini, riducendo costi e tempi (sarà un caso, ma la pronuncia coincide con la parola che in inglese sta per velocità). Ma non è l'unica novità. L'accordo tra Stato, regioni e comuni sull'Agenda per la semplificazione contiene molti altri elementi. In tutto si tratta di 37 punti, muniti di scadenze e obiettivi.
A dare l'annuncio, via web, dell'intesa è lo stesso ministro della Pa, Marianna Madia. In un tweet il ministro, sotto l'hashtag #Repubblicasemplice, sintetizza così l'accordo raggiunto in Conferenza unificata: "tempi certi su digitale, fisco, welfare, edilizia, impresa". Cinque capitoli quindi che raccolgono semplificazioni sbandierate da anni ma mai realizzate, promesse pronunciate di recente e new entry come la dichiarazione di successione online, con riduzione di tempi e oneri (basterà un adempimento unico per denuncia di successione, voltura catastale e trascrizione).
Per lanciare definitivamente l'Agenda per la semplificazione, prevista dal dl Madia, serve però ancora un passaggio in Consiglio dei ministri, che dovrebbe avvenire a breve, entro l'anno. Tra i punti inseriti nell'Agenda, anche la marca da bollo digitale, acquistabile su internet senza dovere andare dal tabaccaio. Anche in questo caso è fissato un target, dovrà adeguarsi alla versione telematica il 90% dei comuni entro il 2017.
Arriva il Pin unico per accedere ai servizi, obiettivo 10 milioni utenti in 2017
Si chiamerà 'Spid', prima fase scatterà ad aprile 2015