"Italia immobile: è da 20 anni in cima a graduatoria avanzo primario". Lo twitta il Tesoro con il nuovo hashtag #prideandprejudice. E' il primo di "sei dati" che saranno pubblicati fino a domenica sulle dimensioni "virtuose" dell'Italia nel "panorama economico internazionale" contro "alcuni pregiudizi dentro e fuori i confini nazionali".
L' "orgoglio" di un Paese che ha performance virtuose che spesso non vengono messe in primo piano, contro il "pregiudizio" che circola fuori (ma anche dentro) i confini nazionali su un'Italia "immobile" che non riesce a superare i suoi limiti strutturali. E' l'operazione varata dal Tesoro che, citando Jane Austin, lancia su Twitter il nuovo hashtag #prideandprejudice e comincia pubblicando la serie storica dell'andamento dell'avanzo primario che vede l'Italia al top tra i principali Paesi Ue negli ultimi vent'anni. Una operazione per ridare smalto alla reputazione un po' ammaccata del Paese, considerata invece un 'asset' su cui investire per migliorare la percezione che degli italiani vizi e virtù si ha sia tra i connazionali sia sul piano internazionale.
E che cade solo per coincidenza, assicurano al Mef, a sei giorni dal giudizio europeo sulle leggi di Stabilità, anche perché, si sottolinea, lo scambio di informazioni con la Commissione e con i tecnici di Bruxelles è costante e quotidiano, mentre l'obiettivo di questa campagna è di medio periodo e punta a dare maggiori elementi di valutazione ai media, e alle opinioni pubbliche, all'estero.
Suddivisa in sei step, la comunicazione del Tesoro è stata avviata su uno dei punti di forza sempre citati dell'Italia, l'avanzo primario, registrato "per ben 19 anni su venti mentre le altre principali economie europee (il confronto viene fatto con Germania, Francia, Spagna e Regno Unito) hanno registrato un disavanzo almeno 7 volte". L'operazione vedrà la pubblicazione di un nuovo dato comparativo al giorno, da qui a domenica, per mostrare "le dimensioni dell'Italia che risultano virtuose nel panorama economico internazionale", spiega il Mef. Dati che andranno dal profilo di rischio della finanza pubblica più basso della media Ue, alla dinamica del debito pubblico (il 'tallone d'Achille' italiano) che, si fa notare, in altri Paesi ha avuto aumenti più rapidi, fino a un confronto sul rispetto del 'famoso' parametro del 3%. Tutte dimostrazioni, con tanto di tabelle tradotte in inglese, si spiega ancora, del fatto che l'Italia non è poi così "immobile" come viene dipinta e che oltre alle ombre, che restano tante e su cui il governo sta lavorando, ci sono anche molte luci che in particolare all'estero non sempre vengono colte.
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