Le esportazioni a novembre verso i Paesi fuori dai confini dell'Unione europea segnano un ribasso mensile dell'1,8%, anche se nel confronto annuo il dato resta positivo (+2,6%). Lo rileva l'Istat nelle stime, spiegando come tra i Paesi che hanno spinto l'export ci sono gli Usa (+15,0%). Rialzo contrastato dal tonfo registrato dalle vendite verso la Russia (-23,2%).
Passando invece alle importazioni a novembre, rispetto al mese precedente, le importazioni segnano un aumentano (+1,9%), mantenendosi stabili su base annua (+0,1%).
Ecco che a novembre l'avanzo commerciale è pari a 2,7 miliardi di euro (+2,3 mld a novembre 2013). Guardando ai diversi macro-settori, l'export registra una crescita annua "particolarmente sostenuta per i beni di consumo durevoli (+6,7%) e i beni strumentali (+6,0%)", spiega l'Istat. L'import appare, fa notare l'Istituto di statistica, "caratterizzato dalla marcata contrazione degli acquisti di energia (-21,4%). Al netto di questa componente, gli acquisti dai paesi extra Ue sono in forte espansione (+13,5%)". Tornando alle esportazioni oltre agli Stati Uniti, i partner commerciali più dinamici sono: Asean, l'associazione delle nazioni del Sud Est asiatico, (+19,7%), paesi Eda, ovvero economie dinamiche dell'Asia (+8,7%), Svizzera (+4,0%) e paesi Opec (+3,8%). Le vendite verso la Cina presentano una crescita più contenuta (+2,2%). Tra i Paesi dove l'Istat rileva una forte discesa oltre che la Russia compare anche il Giappone (-19,6%).
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