Mercati nervosi dopo le elezioni in Grecia. ''Syriza ha vinto 149 seggi, non all'altezza della maggioranza assoluta, e ha quindi bisogno di formare una coalizione'' osservano gli analisti di Unicredit che vedono ripercussioni del risultato non solo sulle Borse ma anche sui mercati obbligazionari.
''Prevediamo ancora difficili negoziati con i creditori nei prossimi mesi. Tuttavia, un accordo è nell'interesse della Grecia e dei suoi partner europei, quindi ci aspettiamo un accordo da raggiungere prima di grandi scadenze di obbligazioni quest'estate''. E' il commento degli analisti di Ubs dopo le elezioni in Grecia che hanno visto Syriza imporsi ma non abbastanza per governare da sola. E adesso? Si interrogano gli analisti. ''Identifichiamo tre aree cruciali di colloqui. In primo luogo, riteniamo che ci potrebbe essere un compromesso sulla riduzione del debito, a patto che sia in forma di allungamento delle scadenze e riduzione dei costi. Al contrario - commenta in un report Ubs - riteniamo che un taglio definitivo sia improbabile. In secondo luogo, potrebbero essere accettati alcuni allentamenti dell'austerità e sugli obiettivi di avanzo primario (dal previsto 4-4,5% del PIL fino al 2022) anche se a costo di una futura riduzione del debito più lenta. In terzo luogo, probabilmente il nodo più difficile, potrebbe essere quello delle riforme strutturali, poichè la Troika vede queste riforme come il presupposto fondamentale per portare la crescita economica in Grecia, mentre Syriza si propone di invertire molte di queste misure, in base al suo manifesto pre-elettorale''. Le incertezze sono sui tempi di queste discussioni, se entro il riesame di fine febbraio, e allo stesso modo, se l'Eurogruppo sarà dispostoa a prorogare il termine.
Grecia: analisti, effetto su mercati sarà volatilità
Atteso un governo meno radicale di quanto disegnato