La produzione della Jeep Renegade e della 500X ha letteralmente segnato un "cambio di marcia" per lo stabilimento di Melfi (Potenza) della Fca, che si lascia alle spalle la crisi e la cassa integrazione degli anni precedenti: dopo le nuove assunzioni annunciate a gennaio, infatti, oggi si arriva al passaggio da 15 a 20 turni stabilito in un preliminare d'intesa siglato ieri con i sindacati, a cui si aggiunge "un totale di mille assunzioni a carattere strutturale, comprese le 700 già effettuate, inizialmente con contratto in somministrazione e poi con contratto a tempo indeterminato".
L'incontro, cominciato ieri in mattinata, è proseguito per tutta la giornata: la firma, annunciata da Gianluca Ficco, coordinatore nazionale del settore automotive Uilm, e Marco Lomio, segretario della Uilm Basilicata, al termine dell'incontro, rappresenta dunque il via libera alle assemblee con i lavoratori, che inizieranno già con l'ultimo turno di oggi, per proseguire domani, e "lunedì le parti si rincontreranno per la firma definitiva".
"Fiat ha recepito la richiesta sindacale - hanno evidenziato Ficco e Lomio - di riconoscere un elemento premiale, aggiuntivo rispetto alle consuete maggiorazioni", che riguarda i turni del sabato notte e della domenica (pomeriggio e notte) "rispettivamente di 20, 25 e 40 euro". L'accordo, ha invece spiegato il segretario nazionale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, "costruisce i presupposti per far diventare Melfi lo stabilimento Fca con il più alto numero di occupati in Europa: è storico perché sanciamo per la prima volta nel gruppo Fiat che dopo solo sei mesi oltre mille lavoratori con contratto a termine vengono trasformati a tempo indeterminato". Nel corso della riunione, infine, è anche emerso che la produzione della Grande Punto non sarà spostata a Mirafiori. Oggi, in sostanza, comincia realmente una "seconda vita" per Melfi, da quegli anni Novanta che videro Gianni Agnelli annunciare la nascita di una grande fabbrica al Sud: appartengono così al passato la tensione e gli scenari di crisi degli scorsi anni, con la cassa integrazione e la stagnazione del mercato che avevano messo a rischio la vita dello stabilimento. Così come appartiene al passato la protesta contro la doppia battuta (due settimane consecutive di turno di notte) con i "21 giorni" di sciopero che bloccarono la produzione nel 2004. (ANSA).
Fca: Melfi cambia marcia, 1.000 nuovi contratti a tempo indeterminato
Per la Jeep Renegade e la 500X. Ora si lavora su 20 turni