"La Commissione ha proposto al Consiglio di dare luce verde alla proposta italiana di applicare un metodo unico di 'split payment' dell'Iva. Si tratta di una misura temporanea attraverso la quale l'Italia intende affrontare una frode dell'Iva molto specifica". Così la portavoce del commissario Moscovici, Vanessa Mock, ha spiegato le ragioni che hanno portato alla prima decisione sulla misura adottata dall'Italia con l'ultima legge di Stabilità.
Dal momento che si tratta di una questione di fisco - ha spiegato - "sta ora al Consiglio decidere" e la decisione va presa all'unanimità. Il sistema proposto dall'Italia prevede che le autorità pubbliche paghino l'Iva per i beni e servizi che comprano in un conto bancario speciale, invece di pagare i direttamente i fornitori. Ai fornitori è pagata ovviamente la somma senza Iva.
Attraverso tale schema, l'Italia intende impedire le frodi dei fornitori che non pagano l'Iva alle autorità, problema che l'Italia ritiene di avere molto spesso, spiega la Commissione.
Bruxelles precisa che la misura assisterà l'Italia a combattere questo tipo di frodi che hanno a che fare con le autorità pubbliche.
La misura proposta è temporanea, l'Italia si è impegnata a non chiedere un rinnovo oltre il 31/12/2017. Quindi la Commissione ha proposto che la misura scada in quella data e ha indicato che non saranno accettate estensioni.
La Commissione è molto attenta ai problemi di questo tipo: "Stiamo seguendo la situazione del rimborso dell'Iva molto da vicino. In seguito all'avvio della procedura d'infrazione su tale tema, l'Italia ha riformato le sue procedure che consentiranno di rimborsare l'Iva entro tre mesi. Inoltre, l'Italia ha detto che darà priorità ai rimborsi destinati a fornitori del pubblico. Infine, l'Italia dovrà presentare un rapporto entro 18 mesi alla Commissione riguardo, in particolare, la durata media delle procedure di rimborso in base a questa misura speciale. Questo dovrebbe consentire alla Commissione di dare un seguito più rapido alla situazione italiana".