La Grecia è la prima economia avanzata a 'saltare' un pagamento al Fondo Monetario Internazionale (Fmi) nei suoi 71 anni di storia. Una mancanza che pone il Fmi in acque inesplorate e che potrebbe avere conseguenze sulle politiche future del Fondo per i salvataggi.
In base alla regole del Fmi, il mancato pagamento di 1,6 miliardi di euro da parte della Grecia avrà alcuni effetti immediati: Atene non sarà infatti in grado di accedere ai finanziamenti del Fondo fino a quando non avrà risanato la sua posizione. Il mancato pagamento si tradurrà inoltre in una serie di notifiche e procedure che potrebbero culminare nella perdita dei diritti di voto della Grecia nel Fmi o, nel caso più estremo, nella sua uscita dall'istituto di Washington.
Ma la conseguenza più importante è quella simbolica: un paese che gira le spalle a un'istituzione che da quando è stata creata Bretton Woods agisce come prestatore di ultima istanza.
A fare default con il Fondo sono stati finora solo paesi in via di sviluppo: gli 1,6 miliardi di euro della Grecia sono il mancato pagamento maggiore da parte di un paese membro del Fmi.
Simbolico è anche il fatto che la Grecia è entrata nel Fondo nel 1945 ed è stato uno dei suoi membri fondatori. Il mancato pagamento arriva in un momento delicato per il Fmi, che sta cercando di mantenere la sua rilevanza internazionale mentre le economie emergenti creano istituzioni rivali.
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