Il dialogo tra Atene e Bruxelles si è interrotto da una settimana e ogni contatto è sospeso fino a domenica notte, quando si conosceranno i risultati definitivi del referendum che si svolgerà durante la giornata. Sebbene nessuno si spinga a dare indicazioni su un'agenda possibile per la prossima settimana, è molto probabile che il giro delle consultazioni riparta da lunedì stesso, qualunque sia l'esito del referendum, magari con un Eurogruppo in teleconferenza seguito da un Eurosummit a distanza di qualche giorno. Per decidere il destino di Atene, avviata a default certo il 20 luglio, non c'è molto tempo.
Di seguito le prossime tappe:
6 LUGLIO. Riaprono mercati dopo referendum. In programma consiglio direttivo Bce; probabile Eurogruppo.
7 LUGLIO. Prima uscita pubblica di Jean Claude Juncker dopo il referendum, parlerà al Parlamento Ue a Strasburgo.
10 LUGLIO. Vanno in scadenza circa 2 miliardi di titoli di Stato.
13 LUGLIO. Eurogruppo regolare, con i ministri fisicamente riuniti a Bruxelles per due giorni. E va in scadenza un'altra rata Fmi, di circa 450 milioni di euro.
17 LUGLIO. Altri titoli in scadenza, per 1 miliardo circa.
20 LUGLIO. E' il giorno del possibile default, secondo molti analisti. Atene deve rimborsare alla Bce circa 3,4 miliardi, che al momento non ha. Per evitare il default dovrebbe, subito dopo il referendum, tornare al tavolo con i creditori e negoziare in fretta un terzo piano di aiuti che però, tutti la avvertono, non sarà più facile da ottenere.
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