"Orgoglio italiano": così tra selfie e strette di mano il premier Matteo Renzi ha incoraggiato ingegneri e operai impegnati nella costruzione della diga Gibe III nel sudovest dell'Etiopia, opera di Salini-Impregilo alta 246 metri e capace attraverso 2 gallerie di portare acqua alla centrale idroelettrica che produrrà 1870 megawatt di energia. Pari, ha evidenziato Renzi, all'energia di 2 centrali nucleari. Il premier ha raggiunto insieme a Pietro Salini, a bordo di un C130, la diga, incastonata nelle montagne a 300 chilometri da Addis Abeba. "Sono molto orgoglioso - ha detto il premier - per questa cooperazione tra due Paesi. Molto spesso l'Italia non è consapevole delle cose straordinarie che tanti di voi e noi fanno in giro per il mondo. Siamo un Paese fortissimo per la qualità della nostra ingegneria e come mi ha più volte ripetuto Salini battiamo i cinesi in ogni record". E per questo Renzi ha spronato pensando all'Italia a "smettere di piangersi addosso perché è vero che noi dobbiamo fare le riforme ma dobbiamo anche essere consapevoli che nel mondo c'è bisogno di Italia". E scherzando ha detto: "ci vuole meno a fare una diga in Etiopia che una conferenza dei servizi, ma tranquilli la cambieremo".
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