I timori per la Cina e il suo impatto sulla crescita globale affondano ancora le Borse mondiali, con perdite che prima bersagliano Shanghai e Tokyo, poi i mercati europei, per colpire quindi in serata Wall Street. La Borsa di Milano chiude in calo del 2,24%. Mentre in Europa alla fine vanno in 'fumo' l'equivalente di 216 miliardi di capitalizzazione, con un calo per l'indice paneuropeo Stoxx 600 del 2,82%. Le apprensioni sulla locomotiva cinese sono state innescate questa volta dai dati sull'andamento del settore industriale e in particolare dall'indice dei direttori degli acquisti (pmi) nel comparto manifatturiero. In Cina ad agosto è sceso ai minimi da tre anni a 49,7 punti, dopo che a luglio si era attestato a 50 punti, soglia sotto la quale si parla di contrazione dell'attività produttiva.
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