Bocciatura da parte della Cgil, mentre per la Confindustria la legge di stabilità varata dal governo è il megio che si potesse fare in questo momento. Ecco le REAZIONI al provvedimento.
Lo stop della Cgil - "Attendiamo di conoscere il testo del disegno di legge di Stabilità per poter esprimere un giudizio compiuto, ma dalle parole del premier e dalle slide emerge un Paese con quattro segni meno". Così la Cgil, secondo cui ci sono "meno libertà per i lavoratori", a partire dal fatto che sulle pensioni non c'è flessibilità, "meno lotta all'evasione, meno sanità e meno lavoro e salario". Per la Cgil, come afferma in una nota, ci sono "meno libertà per i lavoratori": "sul fronte delle pensioni non c'è flessibilità e senza flessibilità in uscita ci sono ancora meno possibilità per i giovani di entrare nel mondo del lavoro". "Meno lotta all'evasione e all'illegalità": "l'innalzamento della soglia dell'utilizzo del contante favorisce l'evasione e l'elusione fiscale, l'economia sommersa, il lavoro nero e la corruzione". "Meno sanità": "si continua nella politica di disinvestimento nella sanità pubblica. Il fondo passa dai 109 miliardi di un anno fa ai 110 di oggi, il miliardo in più non copre neppure gli indici di adeguamento del fondo previsti dall'invecchiamento della popolazione, e i nove milioni di persone che già oggi non riescono a curarsi faranno sempre più fatica". "Meno valore al lavoro e meno salario": "300 milioni stanziati per il rinnovo del contratto dei lavoratori del pubblico impiego equivalgono a 7,80 euro lordi al mese per i prossimi tre anni". Infine la Cgil pone anche "una questione di trasparenza": "Dobbiamo commentare, ancora una volta, parole e slide, senza conoscere i testi che sono stati secretati".
Furlan, del tutto insufficiente su statali - Nella legge di stabilità è "del tutto insufficiente la risposta per i contratti del pubblico impiego, lavoratori che aspettano il contratto da sei o sette anni: non si può immaginare un aumento lordo da dieci, quindici euro al mese". Così il leader della Cisl, Annamaria Furlan, al Gr1 Rai: "E' assolutamente insufficiente, bisogna trovare risorse per dare una risposta dignitosa".
Per Cofindustria il massimo attualmente possibile - Secondo il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi nella Legge di Stabilità "ci sono elementi positivi che corrispondono al massimo che si possa fare nell'attuale situazione di disponibilità, anche sulla base di una spending review che è un po' inferiore alle previsioni. Inoltre, alcune nostre richieste sono state accolte, come gli ammortamenti al 140% per nuovi investimenti".
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