Spinta al part time a pochi anni dalla pensione come 'antipasto' della flessibilità in uscita, che avrà bisogno di altro tempo e altri approfondimenti, ma niente staffetta generazionale. Aumento della no tax area per i pensionati, settima salvaguardia per gli esodati (grazie al recupero dei 'risparmi' delle altre salvaguardie) e sblocco per il 2015 di 'opzione donna'.
Sul fronte previdenziale arriva l'equiparazione tra reddito da lavoro e da assegno pensionistico sulla soglia esentasse, con la no tax area che passa dagli attuali 7.500 a 8mila euro. E anche un incentivo alla concessione del part time per i lavoratori che hanno già raggiunto i 63 anni e 7 mesi. Con accordi diretti tra lavoratore e azienda, infatti, si potrà passare per gli ultimi 4 anni di lavoro al part time. Il meccanismo dovrebbe prevedere che l'impresa paghi le ore effettivamente lavorate e i relativi contributi, con la parte restante che può essere girata invece in busta paga. Lo Stato mette a disposizione circa 100 milioni l'anno con cui 'coprire' figurativamente i minori contributi versati all'Inps dall'azienda. In questo modo arrivato alla pensione, il lavoratore che ha concluso in part time la sua carriera riceverebbe comunque l'assegno come se avesse lavorato fino alla fine a tempo pieno.
Spinta part-time per over 63,sgravi assunzioni al 40%
Sale no tax area pensioni.500 mln produttività,300 a rinnovi P.a