La più grande banca al mondo per asset, con un attivo di 3.000 miliardi di dollari pari cioè a una volta e mezzo il Pil tricolore, apre la sua seconda filiale in Italia. Dopo il suo ingresso a Milano nel 2011, Industrial and Commercial Bank of China (Icbc) apre ora i battenti a Roma.
"Le relazioni commerciali stabili e le cooperazioni profonde e su larga scala tra Cina e Italia hanno creato un ambiente politico-economico molto favorevole" ha detto durante la cerimonia di inaugurale il presidente del Cda di Icbc, Jiang Jiangquing, sottolineando che ciò ha permesso all'istituto cinese di servire al meglio la clientela dei due paesi, "contribuendo così anche allo sviluppo delle relazioni commerciali bilaterali". Secondo Jiang, inoltre, "Icbc potrà sicuramente offrire servizi eccellenti alle società e agli istituti finanziari sia italiani sia cinesi". L'Italia, ha ricordato ancora il banchiere cinese, è il primo paese europeo per numero di investimenti in Cina e "c'è ancora ampissimo spazio di sviluppo per il rapporti bilaterali. Siamo molto fiduciosi sul mercato europeo e su quello italiano".
L'apertura del 'branch' romano rappresenta un "segnale che rafforza i già importanti rapporti tra il governo italiano e quello cinese in un momento in cui gli investimenti per la crescita sono molto importanti", ha osservato il consigliere del ministro dell'Economia, Stefano Scalera. E il responsabile del Tesoro ha ricordato in particolare "la volontà del Governo di aumentare la competitività del sistema e di attrarre capitale privato soprattutto nel mondo delle infrastrutture". In Italia, ha aggiunto, c'è bisogno di finanziamenti che siano complementari alle risorse pubbliche.
Icbc copre 42 paesi in tutto il mondo ed è la banca cinese numero uno in termini di network globale. Ad oggi possiede in Europa strutture in 17 maggiori città, tra cui Londra, Parigi, Madrid, Francoforte e Berlino.