Sono 3 milioni le famiglie italiane "in difficoltà" con il pagamento delle spese per la casa, oltre una su 10. Mentre la legge di stabilità in esame al Senato, cancella la Tasi, con la promessa del governo di non farvi mai più ricorso, l'Istat calcola il peso di mutuo, imposte, affitto e utenze su proprietari e inquilini.
Non la pensa così, invece, Susanna Camusso. Per il leader della Cgil ''servono politiche sociali'' perchè ''togliere la Tasi non aiuterà il problema della povertà''. Il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, invece, propone che la detassazione della prima casa sia legata al reddito, per darla ai pensionati più poveri, rendendola ''sociale e progressiva''. Lo spaccato dell'Istat entra ancora più nel dettaglio. L'esposizione delle famiglie al ritardo nei pagamenti delle spese per la casa, evidenziano i tecnici dell'Istat, "si associa nettamente all'onerosità delle spese stesse e, in particolare, alla loro incidenza sul reddito disponibile". Infatti, le categorie di famiglie maggiormente interessate dal problema sono quelle del "quinto", ovvero della fascia di reddito, più povero (29,2% sono state in arretrato con le spese per la casa, pari a 1 milione e 505mila famiglie) e, più in generale, quelle in affitto (27,6%, 1 milione e 320mila) o quelle gravate da un mutuo per la casa (14,8%, 561mila).
Sui mutui, comunque, alcuni dati arrivano dall'Abi. E sembrano raccontare delle difficoltà provocate dalla crisi. Tra il novembre 2009 e l'ottobre 2015 sono state 123.630 le famiglie che hanno potuto sospendere il pagamento delle rate dei mutui per un debito residuo pari a 13,3 miliardi di euro. Ma non sono solo le spese per affitto e mutui che mettono in difficoltà le famiglie. Le spese per l'abitazione (condominio, riscaldamento, gas, acqua, altri servizi, manutenzione ordinaria, elettricità, affitto, mutuo) costituiscono infatti una delle voci principali del bilancio familiare. Una percentuale tutt'altro indifferente delle entrate di ogni nucleo viene infatti automaticamente assorbito ogni mese all'interno delle mura di casa. Nel 2014, rileva ancora l'Istat, l'esborso medio di una famiglia per queste spese è stato di 357 euro mensili, a fronte di un reddito netto di 2.460 euro mensili, con un peso del 14,5%. La casa sembra essere più costosa per chi vive nelle Regioni settentrionali e nelle grandi città. Le spese risultano infatti più onerose nel Nord (15,2%) e nei Comuni centri di aree metropolitane (16,1%).
Casa: Istat, 3 milioni di famiglie in difficoltà con le spese
In arretrato con il pagamento delle rate del mutuo, dell'affitto o delle bollette