La locomotiva tedesca accelera. L'Fmi rivede al rialzo le stime di crescita della Germania per il 2016, quando il pil dovrebbe salire dell'1,7% contro il +1,5% stimato in aprile.
L'Article IV, il check up del Fondo monetario internazionale, infatti e' stato completato prima del voto del Regno Unito e le stime sono soggette a una revisione al ribasso. ''Stiamo valutando una revisione. Nel rapporto è gia' indicato che il referendum sulla Brexit e' un rischio al ribasso'', afferma Enrica Detragiache del Dipartimento europeo dell'Fmi. La Gran Bretagna e' infatti un importante partner commerciale della Germania e un cambio nelle relazioni fra Londra e l'Ue avra' ripercussioni sull'economia tedesca.
''Prevediamo che la crescita'' della Germania ''sara' spinta dalla domanda interna piuttosto che da quella estera'', mette in evidenza Detragiache precisando che ad aiutare la ripresa sono la buona crescita dei salari, i bassi prezzi dell'energia e le politiche di bilancio e monetarie''. L'Fmi raccomanda a Berlino di concentrarsi su politiche che ''aumentino il potenziale di crescita e rafforzino il riequilibrio dell'economia, che aiuterebbe anche la fragile ripresa dell'area euro. Le sfide politiche riguardano anche l'invecchiamento della popolazione, un nodo da risolvere, e gli immigrati da inserire nella forza lavoro.
Il sistema bancario tedesco ''resta forte e ben capitalizzato''. Ma le banche dovrebbero riformasi per adeguarsi a un periodo prolungato di tassi bassi. Un basso costo del denaro e' infatti positivo dal punto di vista macroeconomico, ma il modello di business delle banche tedesche ne e' suscettibile.
''E' importante che le banche accelerino i loro sforzi per migliorare la gestione del rischio'' afferma il Fmi, sottolineando che le autorita' dovrebbero monitorare ''da vicino il settore assicurativo''.
Fmi rivede al rialzo pil Germania, ma rischi da Brexit
Con Gb fuori non escluso taglio. Bene banche, ma servono riforme