Economia

Per l'esodo rallentamenti e lunghe code sulle strade

Firmata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto

Redazione Ansa

Traffico in deciso aumento in numerose parti della rete autostradale e rallentamenti in ingresso ai caselli delle principali località turistiche in questo ultimo sabato di luglio, giornata da bollino rosso. La situazione più critica - segnala Viabilità Italia che continua a monitorare la situazione - si registra nel quadrante nord/est dove è stata attiva fino a poco fa la deviazione del traffico che percorre la A4 in direzione di Trieste verso la autostrada A27 per poi proseguire sull'A28 e rientrare in A4 alla barriera di Portogruaro. Anche in A23 a causa di provvedimenti di limitazione alla circolazione sull'autostrada A11 in Austria tra Villach e la Slovenia, si registrano forti rallentamenti all'altezza di Udine in direzione Palmanova, con la chiusura dell'accesso in A23 da Udine Sud in direzione sud, mentre per il traffico diretto in Slovenia/Croazia è stato disposto il dirottamento sulla A34 "Villesse-Gorizia".

E' da bollino rosso anche sulle autostrade liguri in occasione di un altro esodo. Per tutta la mattina il traffico è stato intenso e a tratti rallentato sul nodo genovese, ma i disagi maggiori si sono registrati sulla A10, l'Autostrada dei Fiori tra i caselli di Albenga e Spotorno e in prossimità con l'allacciamento alla A6 che porta a Torino. In direzione sud si sono registrati incolonnamenti di 20 km, con punte di 29: auto, camper e camion autorizzati, hanno occupato entrambe le corsie della Ventimiglia-Savona con andamento a fisarmonica. Situazione difficile anche sull'Aurelia. Mentre intasamenti si sono registrati a Genova all'uscita dell'autostrada che collega al porto dove erano numerose le auto dei vacanzieri diretti in Corsica e Sardegna.

Al fine di agevolare gli spostamenti è già attivo dalle ore 8 e perdurerà fino alle ore 22 di oggi il divieto di circolazione per i mezzi pesanti che sarà nuovamente attivo dalle ore 7 di domani, domenica 31 luglio. Per quanto riguarda la circolazione ferroviaria saranno 580 mila i viaggiatori che in questo weekend sceglieranno le Frecce e i treni nazionali di Trenitalia per i propri spostamenti e per raggiungere le località di vacanza. Gli hub ferroviari principalmente interessati dall'esodo sono Roma e Milano. Dalle due città infatti partiranno e arriveranno nel complesso 380 mila passeggeri. Numeri importanti a cui si aggiungeranno le migliaia di passeggeri che viaggeranno sui treni regionali per le gite anche di un solo giorno in direzione delle località costiere.

E "dopo 36 ore di trattativa ininterrotta, è stata firmata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle autostrade. Lo sciopero nazionale del 31 luglio e 1 agosto è dunque revocato", ne hanno dato notizia Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Sla-Cisal e Ugl Viabilità e Logistica in una nota.

"È stata una trattativa difficile e dura - dichiarano i sindacati - ma finalmente portiamo a casa un risultato importante per i lavoratori, che in questo settore sono circa 15mila", scrivono i sindacati in una nota. "La vigenza contrattuale è triennale, dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018. In particolare abbiamo ottenuto un aumento tabellare di 150 euro in tre anni, una tantum di 200 euro. Di particolare rilievo è l'adesione generalizzata per via contrattuale alla previdenza complementare con lo 0,5% della retribuzione prevista.

Quanto ai diritti, abbiamo mantenuto le garanzie dell'articolo 18, migliorato le normative del welfare, in particolare congedi parentali, riconoscimento delle unioni civili, tutele contro la violenza di genere e abbiamo eliminato il comporto in caso di malattie gravi. Inoltre abbiamo rafforzato le garanzie contrattuali in caso di subentri, cessioni e cambi d'appalto. Abbiamo condiviso con le associazioni datoriali di istituire a favore di tutti i lavoratori una polizza vita per tutti i lavoratori del settore che garantisce anche in caso di malattie gravi". Concludono le organizzazioni sindacali: "Questo risultato importante è anche merito dei lavoratori che hanno scioperato compatti il 4 e 5 giugno costringendo le aziende a rivedere le loro posizioni".

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