La Fed apre a un aumento dei tassi in settembre. E le borse calano, con Wall Street pesante per la possibilita' di una nuova stretta.
L'apertura di Dudley a un rialzo e' confermata anche da Dennis Lockhart, il presidente della Fed di Atlanta, secondo il quale ''almeno un aumento dei tassi quest'anno potrebbe essere appropriato''. Lockhart si dice ottimista sulle prospettive dell'economia americana per la seconda meta' del 2016 e per il 2017. E anche sul fronte dell'inflazione, a suo avviso, non ci sarebbero problemi: entro la fine del 2017 salira' al 2%.
Dall'Azienda America arrivano dati positivi che sembrano confermare la posizione da 'falco' della Fed. La produzione industriale cresce piu' delle attese. Il mercato immobiliare si rafforza, con le costruzioni di case che salgono in luglio ai massimi degli ultimi cinque mesi a dispetto di una previsione di contrazione. ''Ci stiamo avvicinando a un punto che ritengo sara' appropriato per un aumento dei tassi'' afferma Dudley, che oltre a essere il presidente della Fed di New York e' il vice presidente del Federal Open Market Committee, l'organismo decisionale della Fed. La prossima riunione e' in calendario il 20 e 21 settembre e la possibilita' di una stretta gia' allora non e' da escludere. Un aumento ''e' possibile'' mette in evidenza Dudley, precisando che la ''crescita nella seconda parte dell'anno sara' piu' sostenuta rispetto ai primi sei mesi.
Il mercato del lavoro continua a rafforzarsi e in questo contesto ci avviciniamo a una stretta''. Anche sul fronte internazionale sembra esserci calma, anche se e' ancora troppo presto per valutare gli effetti della Brexit sull'economia.
Nessuna particolare incertezza sembra arrivare dalla politica interna americana. Le elezioni non pesano sulle decisioni della Fed, afferma Dudley, sottolineando che e' difficile dire se l'incertezza sull'esito del voto si stia facendo sentire sull'economia.
Economia Usa va, Fed rilancia rialzo tassi a settembre
Da produzione e case dati positivi. Dudley, elezioni non pesano