Gli investitori attivi sul mercato azionario italiano si stanno preparando al voto sul referendum costituzionale che potrebbe tenersi il prossimo novembre e che potrebbe essere accompagnato da una forte turbolenza a Piazza Affari. Secondo i dati di Bloomberg il prezzo delle opzioni per proteggersi contro la volatilità dei prezzi nei prossimi tre mesi è salito ai massimi dal 2013 se raffrontato con le opzioni per proteggersi contro la volatilità a un mese, evidenziando un allargamento dello 'spread' per le protezioni che si estendono in prossimità della possibile data del referendum.
Bloomberg sottolinea che mentre gli altri listini europei si sono ripresi dallo shock della Brexit, a Piazza affari resta ancora molta strada da fare. Il listino milanese ha perso il 22,7% da inizio anno, più del doppio di Madrid (-10,5%), la seconda peggior Borsa in Europa, appesantito dal crollo dei titoli bancari, alle prese con lo smaltimento di 360 miliardi di euro di crediti deteriorati.
Bloomberg ricorda un report di Citigroup dello scorso luglio che bollava il referendum costituzionale come il principale rischio per la politica europea al di fuori della Gran Bretagna e cita un gestore di Old Mutual Global Investors, Kevin Lilley, che ha tagliato la sua esposizione al mercato azionario italiano a causa del rischio legato all'esito della consultazione.
"L'Italia è stata così venduta nell'ultimo anno a causa dell'incertezza politica" ha detto Lilley. Se vincessero i sì "sarebbe una cosa molto buona" perché "si semplifica il processo decisionale". "Sfortunatamente - ha aggiunto - il presidente del Consiglio ha legato il suo futuro al risultato e i problemi delle banche sono ancora sullo sfondo".
Borsa: a Milano corsa a proteggersi contro rischio referendum
Bloomberg, prezzo opzioni contro volatilità a massimi 2013