Economia

Manovra: parte confronto con Ue, faro su deficit 2,3%

Padoan, rapporti con Bruxelles fruttusi.Flessibilità non c'è più

Redazione Ansa

BRUXELLES - Entra nel vivo il confronto tra Roma e Bruxelles sui conti pubblici italiani per il 2017. La manovra economica varata oggi dal governo sarà dalla prossima settimana al vaglio della Commissione europea, la quale dovrà valutarne la compatibilità con il Patto di stabilità e crescita e le altre norme varate a livello europeo dopo lo scoppio della crisi del debito per garantire la sostenibilità dei conti pubblici nazionali attraverso un percorso che porti al pareggio di bilancio.
    Per lunedì è infatti previsto l'arrivo a Bruxelles del Documento programmatico di Bilancio (Draft Budgetary Plan) dove il rapporto deficit-Pil per il prossimo anno è indicato al 2,3%, contro il 2% riportato nella nota al Def e l'1,8% che era stato indicato per il 2017 nella precedente nota di aggiornamento del Def. Numeri, quelli indicati oggi, sui quali incidono "eventi straordinari", come li ha definiti oggi il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ovvero la gestione dell'emergenza migranti e il terremoto.
    Proprio in virtù di queste 'circostanze eccezionali', ma anche alla luce dell'esigenza di ridare slancio a una ripresa della crescita ancora troppo debole, l'Italia conta di poter usufruire di una sufficiente dose di 'comprensione' nelle valutazioni di Bruxelles che il ministro non vuole però chiamare più flessibilità.

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