"Al di fuori delle considerazioni sul ciclo economico, il cambiamento nel target sul 2017 rispetto al programma di stabilità del 2016 è largamente spiegato dalle spese straordinarie legate ai rischi sull'immigrazione e sismici". E' quanto si legge nella risposta del ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan indirizzata ai commissari Ue Dombrovskis e Moscovici, in merito ai rilievi di Bruxelles sulla nuova legge di Bilancio, che si sono focalizzati proprio sulla richiesta italiana di maggiori margini di spesa per far fronte all'emergenza migranti e alla messa in sicurezza del territorio post sisma.
Le spese per le operazioni di salvataggio dei migranti, prima assistenza e cure sanitarie, protezione ed educazione per oltre 20mila minori non accompagnati sono stimate in 3,3 miliardi di euro nel 2016 (al netto dei contributi Ue) ed a 3,8 miliardi (0,22% del Pil) nel 2017 in uno scenario stabile - spiega ancora Padoan - paventando che la spesa possa salire fino all'0,24% del Pil e cioè a 4,2 miliardi.
Con la manovra si affrontano "eventi eccezionali con misure per il terremoto e i migranti: su quest'ultimo aspetto lo sforzo in termini di investimenti è ingente e va a beneficio dell'Italia ma anche e soprattutto dell'Europa", aveva già spiegato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.
"L'economia italiana sta crescendo in un contesto difficile, l'indebitamento continua a scendere" e "in questo contesto la politica del governo prosegue nella strada stretta di sostegno allo sviluppo e consolidamento di bilancio imposta dall'elevato livello di debito". Con "risorse limitate - ha aggiunto - la qualità delle misure è ancora più importante della quantità".
"Nonostante gli sforzi profusi a livello globale per una crescita solida sostenibile ed equilibrata", rileva ancora il ministro dell'Economia, le "prospettive economiche restano deboli ed esposte a significativi rischi al ribasso". In Europa, dunque, la crescita rimane "significativamente al di sotto delle aspettative".
Secondo il ministro, "a fronte di un contesto" di crescita debole e di "incertezza", con la Ue che è "in crisi di credibilità" è "necessaria in Ue e in Italia una strategia di crescita coordinata, fondamentale per dissipare l'incertezza".
Padoan ha confermato, quindi, che la legge di bilancio, che sarà inviata prossimamente in Parlamento, prosegue nell'azione di rilancio degli investimenti pubblici" e "sostiene la crescita".
Con la legge di Bilancio "in un quadro di accesa competizione per la creazione di capitale umano di qualità - ha detto ancora il ministro - si rafforzano le ragioni per scegliere l'Italia, ad esempio si introducono incentivi come l'esenzione al 90%" del reddito assoggettato a Irpef "per i ricercatori e del 50% per lavoratori dipendenti, manager e autonomi che trasferiscono in Italia la propria residenza".
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