Economia

Tratos pensa a Iran dopo garanzie Sace

Azienda leader cavi hi-tech fattura 140 mln con 350 addetti

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 13 MAR - "Stiamo consolidando le nostre operazioni all'estero: dobbiamo terminare l'intervento nel Regno Unito, valutiamo con interesse operazioni future in Brasile e, se le leggi lo permetteranno, in Iran. Albano Bragagni, presidente di Tratos, racconta così i programmi dell'azienda dei cavi di Pieve Santo Stefano (Arezzo), un gruppo da 140 milioni di euro di fatturato e circa 350 addetti in tutto il mondo. "In Iran - precisa - abbiamo ottime relazioni commerciali, e abbiamo già fatto buoni lavori, però dobbiamo rispettare l'embargo europeo". Se nel Regno Unito Tratos ha effettuato negli ultimi anni importanti investimenti rivolgendosi a strutture inglesi, nel 2016 il gruppo si è rivolto per la prima volta a Sace per la garanzia su fidi con Banca Mps e Unicredit. Un affare da 6 milioni di euro complessivi, garantiti al 50% dalla società del gruppo Cdp. I nuovi investimenti garantiti da Sace sono legati a nuovi macchinari per produzioni e innovative, tra cui cavi superconduttori e in fibra di carbonio.
   

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