La legge di bilancio non è ancora arrivata in Senato perché, secondo quanto si apprende in ambienti parlamentari, solo nel fine settimana dovrebbe giungere al Quirinale. Solo dopo questo passaggio il testo sarà trasmesso a Palazzo Madama. L'esame della manovra in Aula la Senato è previsto dal pomeriggio di martedì 21 novembre a sabato 25 novembre, se necessario. Lo ha deciso, secondo quanto si è appreso, la conferenza dei capigruppo. Nella settimana dal 6 al 10 novembre l'Aula non sarà convocata per consentire alle commissioni di lavorare sia sul decreto collegato alla manovra, che ha già iniziato il suo iter in commissione Bilancio, sia sulla legge di Bilancio.
Il M5S chiede in Aula al Senato una "variazione" del calendario così come fissato dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama e in particolare chiede la possibilità di esaminare il provvedimento sui vitalizi prima di aprire la sessione di Bilancio la prossima settimana. Una richiesta che però è stata respinta dall'Aula.
"Il calendario del Senato prevede una discussione parlamentare sulla legge di bilancio per martedì 31 ottobre, ma c'è un piccolo dettaglio: il testo di legge ancora non c'è. Non è la prima volta che il governo presenta la manovra oltre il termine del 20 ottobre, ma quest'anno il ritardo comincia ad assumere dimensioni preoccupanti: siamo al 26 ottobre e della legge non c'è notizia, nemmeno informalmente tra i corridoi del palazzo. A che gioco stanno giocando Padoan e Gentiloni?". Se lo chiedono le senatrici M5S della commissione Bilancio Elisa Bulgarelli, Barbara Lezzi e Giovanna Mangili.
Il calendario dell'esame della manovra in commissione Bilancio in Senato viene rivisto alla luce del ritardo nell'avvio della sessione di Bilancio. Le audizioni inizialmente previste per la prossima settimana vengono rinviate al 6 e al 7 novembre. Gli emendamenti scadranno venerdì 10 novembre, in tarda mattinata. Difficile dunque, viene sottolineato da diversi senatori, che la manovra possa iniziare l'esame dell'Aula già il 21 novembre. "Andremo al 28 novembre - scommette Barbara Lezzi (M5S) - e sarà un altro voto di fiducia".
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