Tensione nella maggioranza sul bonus bebè. Ap chiede che la norma valga 'per i primi anni di vita del bambino', come previsto dall'accordo politico sulla famiglia raggiunto in commissione: 'E' per noi la più importante condizione per votare questa manovra'.
"Per Ap il bonus bebè vale per i primi di anni di vita del bambino, così come previsto dalla legge che l'ha istituita", dice Simona Vicari in Aula al Senato nel corso del dibattito sulla legge di Bilancio, chiedendo che il governo chiarisca perché questo era "l'accordo politico strategico sulla famiglia raggiunto in commissione e per noi rappresenta la più importante condizione per votare questa manovra". La norma approvata in commissione prevede che il bonus sia erogato "fino al compimento del primo anno di età" del bambino. "La norma - precisa il capogruppo Pd in commissione Bilancio del Senato, Giorgio Santini - è chiarissima, il bonus è triennale fino ai tre anni di vita del bambino" come previsto dalla norma originaria. La specificazione del primo anno di vita del bambino riguarda il valore pieno dell'assegno, che nei secondi due anni ha invece un valore dimezzato per questioni di copertura.
Il governo assicura che il bonus 'è una misura strutturale' e il Pd chiarisce: 'La norma è chiarissima, il bonus è triennale fino ai tre anni di vita del bambino'. Fra le novità in manovra, la proroga a tutto il 2018 delle graduatorie dei concorsi pubblici in scadenza a fine anno e lo stanziamento di 50 milioni per le assunzioni di 2mila ricercatori precari. Katainen all'ANSA: 'Italia economia più creativa nell'Ue. Bene le riforme ma per gli effetti servono 6-8 anni'.