Gli operatori telefonici si stanno gradualmente adeguando agli obblighi di legge sulla bolletta mensile, ovviamente senza l'aumento generalizzato dell'8,6% sospeso dall'Antitrust. Parallelamente, come era del resto prevedibile, sono però in arrivo nuove tariffe e sfuma, almeno per ora, la possibilità dei rimborsi sotto forma di giorni gratis.
A quanto si apprende la prima a uniformarsi alla tariffazione mensile (e non più a 28 giorni) stabilita da una legge del Parlamento approvata a dicembre scorso è stata Tre, che fin dal 24 marzo si è messa in regola, mentre Wind, che fa parte dello stesso gruppo, provvederà dal 5 aprile, ultimo giorno utile: per tutto il mese di aprile, comunque, i circa 10 milioni di utenti di WindTre non subiranno alcun aumento. Quando questi scatteranno, secondo quanto apprende l'ANSA, non andranno comunque mediamente oltre il 5,6%.
Fastweb si è adeguata alla bolletta mensile per le offerte mobili ricaricabili e, dal 5 aprile, provvederà per quelle del fisso e del mobile in abbonamento. Novità sono però in arrivo sul fronte dell'offerta commerciale, con le nuove tariffe annunciate proprio oggi sul sito dell'azienda: si tratta di una semplificazione che prevede, sulla carta, degli aumenti sul fisso-Internet di circa 5 euro, che comprendono però anche voci prima escluse come il prezzo di attivazione, il contributo aggiuntivo per il modem e l'opzione ultrafibra.
Per quanto riguarda Vodafone, che fin da ieri è tornata alla tariffazione mensile tenendo invariati prezzi e contenuti delle offerte, sono in arrivo due piccoli aumenti, presenti sulle pagine informative del sito aziendale e comunicati ai clienti fin dal 15 marzo, vale a dire prima delle decisioni Antitrust (a cui non sono quindi collegate) che sono state comunicate lo scorso 21 marzo: prevedono dal 10 giugno un rialzo tra 1,50 e 2 euro del canone mensile per le Sim dati (in sostanza la chiavette per tablet e Pc) sia ricaricabili che in abbonamento, e dal 10 luglio lo stesso aumento per le offerte di rete fissa.
Tim, sul proprio sito, annuncia invece che si adeguerà alla nuova tariffazione mensile dal primo aprile: fonti della società, inoltre, ricordano che "pur non condividendo il merito del provvedimento cautelare dell'Antitrust, Tim sta mettendo in campo tutte le misure necessarie per ottemperare e differenziare ulteriormente le offerte sia fisse sia mobili".
La vicenda delle bollette a 28 giorni si trascina da mesi, tra provvedimenti di Agcom, Antitrust e Parlamento, cui hanno fatto seguito i vari ricorsi delle aziende. L'ultima decisione è arrivata oggi dal Tar del Lazio, che ha sospeso la delibera Agcom che prevedeva la corresponsione di 'giorni gratis' in bolletta a titolo di rimborso per la tariffazione a 28 giorni a partire dalla fine di giugno 2017. I giudici amministrativi hanno per ora accolto la sospensiva visti "i tempi ristretti imposti" alle aziende, ma molto presto arriverà la decisione definitiva: la trattazione collegiale sul tema è già in programma per il prossimo 11 aprile.
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