La Lega risponderà alle critiche degli imprenditori veneti 'coi fatti'. Lo assicura il viceministro dell'Economia in quota Lega, Massimo Garavaglia, che replica ai giornalisti che gli chiedono se il partito intenda raccogliere le sollecitazioni contro il provvedimento arrivate dagli industriali del Nord Est. 'Vedremo quando arriveremo all'articolo 1'.
Il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio chiarisce che il decreto Dignità "non è stato ancora approvato. Stiamo apportando delle modiche, bisogna considerarlo alla fine del ciclo parlamentare. E, invece, si sta criticando il decreto che non è stato ancora modificato".
Gli imprenditori veneti si schierano contro il decreto Dignità del Governo, evidenziando tutti i rischi su occupazione e ripresa. "Il decreto dignità, se confermato nella sua impostazione, è destinato a incidere in maniera pesantemente negativa sull'occupazione e sulle imprese. Le rigidità che esso introduce avranno il solo effetto di far perdere le occasioni di lavoro che un'economia sia pure in fragile ripresa sta creando". È l'analisi che il presidente e il vice presidente vicario di Assindustria Venetocentro, Massimo Finco e Maria Cristina Piovesana, hanno tracciato oggi nel doppio incontro sul tema svoltosi tra Treviso e Padova. Appuntamenti ai quali hanno preso parte oltre 600 imprenditori del Nordest e responsabili delle risorse umane. Secondo i vertici dei Assindustria VenetoCentro, "il rischio è di azzerare una tendenza virtuosa che solo in Veneto ha visto nel primo trimestre 2018 un saldo positivo di 53.200 nuovi posti di lavoro e la crescita dei contratti a tempo indeterminato (29.500, +26%), specie per effetto della transizione dai contratti a termine".
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