L'esito del vertice fra il presidente americano Donald Trump e Jean-Claude Juncker della Ue, con l'impegno a disinnescare la spirale dei dazi, conferma che l'obiettivo della Casa Bianca non è danneggiare un interscambio economico da 1.000 miliardi di dollari, ma "mettere all'angolo l'Europa per costringerla a fare un fronte comune contro la Cina".
A dirlo all'ANSA è Alberto Forchielli, economista e partner fondatore del fondo Mandarin.
A Washington - spiega - sta prevalendo la linea di Bob Lighthizer, il Trade Representative convinto che "messa alle spalle al muro, alla fine l'Europa cederà" anche se nel frattempo non si escludono nuove 'scintille', inclusi i dazi sulle auto. L'obiettivo più a lungo termine di Trump - spiega Forchielli - "è disarticolare l'asse cinese della catena globale del valore", creandone uno alternativo, occidentale.
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