Monito di Fitch all'Italia. Confermando il rating 'BBB', l'agenzia taglia l'outlook da 'stabile' a 'negativo' e mette in guardia sul fatto che le promesse contenute nel 'Contratto' del governo sono incoerenti con il calo del debito pubblico.
Fra le criticità individuate da Fitch c'e' la ''natura nuova e non collaudata del governo, le considerevoli differenze politiche fra i partner della coalizione e le contraddizioni fra gli elevati costi dell'attuazione degli impegni presi nel 'Contratto' e l'obiettivo di ridurre il debito pubblico. Non è chiaro come queste tensioni politiche saranno risolte''. Pur intravedendo ''basse'' possibilita' di un'uscita dell'Italia dall'euro, Fitch nota come ''l'avversione di alcune parti del governo nei confronti dell'Ue e dell'euro sia comunque un rischio''. Cosi' come e' un rischio il capovolgimento delle riforme strutturali: ''Il recente 'Decreto Dignita'' probabilmente avra' un impatto solo limitato sulle dinamiche del mercato del lavoro, ma se si dovesse procedere con un piu' ampio capovolgimento delle precedenti riforme del mercato del lavoro e del sistema pensionistico si potrebbe avere un impatto moderatamente negativo sulla crescita di medio termine e sui conti pubblici''.
Fitch prevede un aumento del deficit italiano nel 2019 al 2,2%, e al 2,6% nel 2020: ''riteniamo che il rischio di un'instabilita' sul mercato finanziario agira' come principale limite del grado di espansione di bilancio'' precisa Fitch, stimando un calo ''lieve'' calo del debito dal 131,8% del 2017 al 130,4% del 2020
Monito Fitch all'Italia, promesse incoerenti con debito
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