L'intervento Bce non era un supporto al debito italiano, ma alle dinamiche di trasmissione monetaria dell'area euro. Quando cesserà, l'Italia "subirà un contraccolpo come gli altri, con la differenza che da noi la crescita è meno forte". Lo spiega il ministro dell' Economia Tria, in un'intervista in apertura di prima pagina di Repubblica, in cui dice di non credere che il Paese stia tornando ad essere l'anello debole dell'Eurozona e garantisce che i vincoli europei saranno rispettati.
"I mercati ci stanno dando ancora un pò di credito: il rating di Fitch significa 'non mi piace dove stai andando, ma per adesso non ti punisco di più e aspetto'", dice l'ex ministro del Tesoro Piercarlo Padoan, deputato Pd, intervenendo a Cortona (Arezzo) all'incontro della corrente AreaDem del partito. Per le dichiarazioni del governo e della maggioranza "ci sono già costi materiali per tutti, i livelli di spread costano alcuni miliardi, miliardi in meno da usare - ha aggiunto -. Spero che il ministro Tria abbia ragione quando dice che lo spread si sgonfierà, ma non sono così ottimista: si sono persi 100 punti base solo alla lettura del programma di governo, non sono cose che tornano indietro. Spero di sbagliarmi, ma non ne sono sicuro".
Intanto il leghista Borghi, chiarendo che nuovi impegni non ci sono, annuncia riunioni della Lega in vista della nota aggiornamento del bilancio. Il commissario Ue Oettinger, 'l'Europa fa bene all'Italia, ma per poter crescere bisogna essere credibili'.
Nell'intervista, il ministro dell'Economia rassicura quindi dopo i timori sull'aumento dello spread e il giudizio di Fitch: "le riforme verranno realizzate nell'ambito dell'equilibrio dei conti e quando questo impegno diventerà un fatto con il Def lo spread si sgonfierà". "A nome del governo - fa anche sapere Tria - ho un dialogo tranquillo e continuo con la Commissione di Bruxelles". E riflette che il problema non sono i 'sì' o i 'no' di Bruxelles: "Certo, l'Italia ha impegni europei e vanno rispettati, ma la stabilità dei conti dipende dal rapporto con i mercati finanziari". E secondo il ministro, "nel corso del prossimo mese le perturbazioni scompariranno".
A chi poi gli fa notare i costi di flat tax e reddito di cittadinanza e le dichiarazioni di area leghista secondo cui si può sforare il tetto del 3 per cento, Tria risponde: "Il governo ha già una intesa sui confini di bilancio da rispettare, ribadita al termine di una riunione a cui ho partecipato ad agosto, convocata dal presidente del Consiglio e con i vicepremier. Entro fine settembre quegli impegni diventeranno fatti".
Intanto in un'altra intervista a QN parla il viceministro all'Economia leghista Massimo Garavaglia: "Occorre derogare al limite imposto dalla Ue, per favorire le spese in infrastrutture. Più che il debito pubblico il nostro problema è la bassa crescita".
Di Maio, si faranno reddito e flat tax, governo compatto - "Il reddito di cittadinanza e la flat tax restano due priorità di questo governo e verranno realizzate entrambe. L'esecutivo è compatto e andrà avanti attuando i punti contenuti nel programma". E' quanto afferma in una nota il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio, definendo "fantasiosa" la ricostruzione del quotidiano La Repubblica "cercando di creare artificialmente la notizia di uno scontro all'interno del governo".