Economia

Varoufakis, l'Italia non è sostenibile

'E Salvini alimenta un momento di fascismo'

Yanis Varoufakis

Redazione Ansa

"Se fossi una agenzia di rating avrei detto le stesse cose sull'Italia". Lo dice, in una intervista alla Stampa, Yanis Varoufakis, ex ministro greco del governo Tsipras, a proposito del giudizio di Fitch.

"Pure io - spiega - avrei atteso di vedere cosa fanno Salvini e Di Maio prima di dare il voto al Paese". Varoufakis invita "ad attendere che si misurino con le sfide del Fiscal Compact" perché "il quadro italiano non è sostenibile nell'attuale Eurozona". Varoufakis definisce Matteo Salvini "assai abile a parlare con chi ha perso la speranza", ma uno che si fonda "su xenofobia, chiusura dei confini, e orgoglio nazionale". Il che, avverte, evidenzia "un momento di fascismo" per cui è "molto preoccupato".

"Se l'Italia uscisse dall'Eurozona - avverte anche - sarebbe la fine dell'euro e porterebbe alla divisione tra Nord e Sud". L'economista greco valuta così lo stato di salute dell'Unione europea: "Siamo in crisi dal 2008 e si sta ripetendo quanto accaduto fra le due guerre mondiali. L'establishment liberale e democratico fa finta di nulla. Il risultato è una frammentazione del continente come ai tempi di Weimar. I soli ad aver capito che occorre uno spiritointernazionale sono le banche, straordinarie nell'unirsi, e i fascisti, nuovi o vecchi, come sempre solidali fra loro. Si era già visto con Franco, Hitler e Mussolini. L'ultradestra, i razzisti e gli xenofobi si uniscono sempre magnificamente. Come i banchieri - proegue - che vogliono essere salvati dai governi. Destra tradizionale, liberali e sinistra sono invece a pezzettini". 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it