Con il Pil in frenata, rispetto alle previsioni elaborate dai principali istituti economici qualche mese fa, già da quest'anno la pressione fiscale sui contribuenti italiani è destinata a crescere. Lo sostiene la Cgia di Mestre. "Per la conferma, comunque, dovremo attendere la pubblicazione della nota di aggiornamento al Def prevista entro il prossimo 27 settembre - dichiara il coordinatore dell'Ufficio studi degli Artigiani di Mestre, Paolo Zabeo -. In effetti, a seguito del rallentamento del Pil, è molto probabile che nel 2018 la pressione fiscale sarà superiore al 42,2% previsto a inizio anno. Se dovesse tornare a salire addirittura oltre il risultato conseguito nel 2017, invertiremmo la tendenza che era iniziata nel biennio 2012-2013, anni in cui la pressione fiscale nazionale aveva toccato il record storico del 43,6%".
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