Economia

Tria, se crisi sì a intervento banche

Istituti sono ancora solidi, non ci sono pericoli

Redazione Ansa

In caso di crisi delle banche "il governo deve in un modo o nell'altro intervenire, dire come non è possibile, se un ministro lo facesse turberebbe il mercato".
    Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, aggiungendo che "non c'è nulla di strano nel dire interverremo, qualunque governo dovrebbe farlo. E' giusto che lo Stato intervenga". "Le nostre banche sono ancora solide, sono in grado di superare i test sulla capitalizzazione - o almeno quasi tutte - e per ora non ci sono pericoli". 

DRAGHI NON INOPPORTUNO  "Non è stato inopportuno perché ha detto quella che è la realtà, non ha detto nulla di strano, l'ho detto anche io nei giorni scorsi" ha rilevato il ministro a propostio dei rischi sulle banche derivanti dallo spread

DEFICIT PIU' ALTO NORMALE PER MANOVRA ESPANSIVA "C'è stata la scelta di fare un deficit più alto del previsto, espansivo: si può essere d'accordo o no, ma è considerato quasi normale per una manovra espansiva".  Non credo che lo spread dipenda dalla manovra perché c'è un deficit più del previsto perché è un deficit moderato. Ma che derivi da un'incertezza politica perché non ci sono fondamentali dell'economia o una rottura dei conti pubblici che lo giustifica" ha aggiunto. 

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