Le regole europee "approvate in fretta quasi un decennio fa possono funzionare durante periodi di crescita ma non rispondono all'esigenza di far fronte al veloce rallentamento" in corso. Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria, all'inaugurazione dell'anno accademico all'università Tor Vergata, suggerendo che le regole vanno riviste perché "non consentono di tenere conto della mutevolezza delle condizioni economiche, in tal modo impediscono aggiustamenti discrezionali delle politiche finendo con l'agire in direzione prociclica se non strutturalmente deflattiva".
"Le previsione dell'Ue - ha sottolineato ancora - indicano un rallentamento per tutte le grandi economie, Germania, Francia e Italia, un rallentamento che per l'Italia significa recessione, ma la misura del rallentamento è simile".
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