Il Governo studia la possibilità di estendere il congedo obbligatorio per la nascita e l'adozione di un figlio da cinque a sei mesi prevedendo che il papà ne utilizzi il 20% quindi un mese. Lo dice la sottosegretaria al Lavoro Francesca Puglisi che annuncia l'insediamento di un gruppo di lavoro sulla questione già nei prossimi giorni.
Le donne - sottolinea Puglisi - fanno carriera più lentamente perché sono spiazzate dal peso delle cure familiari. Per scardinare questo paradigma e fare sì che il lavoro sia condiviso dobbiamo pensare a politiche di condivisione. L'ipotesi di un congedo di sei mesi è ancora in stato embrionale, siamo all'inizio di una riflessione ma penso che si possano usare i fondi europei che sono a disposizione per aumentare il lavoro delle donne per fare una riforma strutturale di questo tipo". In Italia c'è un divario di occupazione tra uomini e donne che sfiora i 20 punti, al top in Ue, e queste politiche potrebbero essere utili per spingere le donne sul mercato del lavoro. "C'è una nuova crescita dell'abbandono del lavoro dopo la nascita del primo figlio - dice Puglisi - dobbiamo frenare questo andamento. Lavorare è importante per molti motivi, anche per non essere poi pensionate povere". Chi non lavora è più debole e può essere spinta a non denunciare anche in caso di violenze familiari "perché non c'é autonomia lavorativa. Mantenere il lavoro - conclude - è fondamentale".