Molte attività commerciali e artigianali in questi giorni sono chiuse e questo ha favorito il laboratori abusivi e in nero. E' quanto afferma la Cgia secondo la quale molti hanno approfittato della chiusura totale imposta a estetiste, acconciatori e alla difficoltà di trovare artigiani che sono disponibili solo per le urgenze, non per gli interventi ordinari.
Secondo le stime Istat relative al 2017 (ultimo anno per cui i dati sono disponibili), in Calabria il tasso di irregolarità è del 21,6% (136.400 irregolari), in Campania al 19,8% (370.900), in Sicilia al 19,4% (296.300), in Puglia al 16,6% (229.200) e nel Lazio al 15,9% (428.100). La media nazionale è del 13,1%. Le situazioni più virtuose sono nel Nordest. Se in Emilia R. il tasso di irregolarità è al 10,1% (216.200), in Valle d'Aosta è al 9,3% (5.700), in Veneto al 9,1% (206.500) e nella Provincia autonoma di Bolzano al 9% (26.400).
Artigiani chiusi, proliferano gli abusivi
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