(ANSA) - ROMA, 10 APR - "Non si può chiedere di far debiti
per colpe non tue"; "Non è morale, non è accettabile, non è
nell'interesse del futuro dell'intera nazione". L'imprenditore
Jacopo Morelli, past President dei Giovani Imprenditori di
Confindustria, dà voce a "molti imprenditori all'esasperazione".
E sottolinea: "I bilanci pubblici, lo Stato, assorbano debiti
che i privati hanno dovuto contrarre per questa situazione".
"Oltre il danno la beffa. E' la situazione in cui si trovano
gli italiani che non sono garantiti. Lavoratori autonomi,
partite iva, imprenditori. Persone lasciate sole nell'emergenza
ed in più prese in giro da una comunicazione di provvedimenti
che, nella realtà, sono molto diversi da quanto viene
annunciato. A molti lavoratori autonomi non è arrivato niente,
neanche i famosi 600 euro promessi". E "alle imprese, l'unico
motore economico del Paese e senza la cui fiscalità non si
potrebbero pagare gran parte di sanità, sicurezza, istruzione,
stipendi della P.a. è stato prospettato solo di indebitarsi".
Jacopo Morelli, paghi Stato costi crisi
Obbligati a chiudere, non si può chiedere di far debiti