Economia

Spread Btp-Bund vola a 216. Tonfo del petrolio a Ny, chiude a -10,3%

Gentiloni: favorevoli ad una moratoria del debito dei Paesi poveri

Un operatore osserva i dati dello spread in una foto d'archivio

Redazione Ansa

Chiusura in netto rialzo per lo spread dopo la pausa Pasquale. Il differenziale di rendimento Btp-Bund vola a 216 punti base dai 194 punti della chiusura di giovedì scorso. Il tasso sul decennale del Tesoro cresce all'1,77%.

G7, useremo tutti strumenti per crescita - La crisi sanitaria causata dal coronavirus sta creando sfide senza precedenti per l'economia globale: i ministri finanziari e governatori delle banche centrali del G7 restano impegnati a usare tutti gli strumenti disponibili per centrare l'obiettivo di una crescita forte, sostenibile, bilanciata a inclusiva. E' quanto si legge in una nota diffusa al termine della riunione virtuale del G7 finanziario e pubblicata sul sito del Tesoro americano. "Ministri e banchieri centrali favorevoli alla moratoria sul debito dei Paesi più poveri". E' quanto scrive su twitter il commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni.

Seduta negativa per Milano (-0,3%), in controtendenza con le altre Borse europee, Londra a parte, ottimiste anche dopo i dati del Fmi sul crollo del Pil dei Paesi di tutto il mondo, Usa compresi, causa crisi da coronavirus.

Sofferenti le banche, con lo spread a 216 punti: forti perdite per Unicredit (-4,5%), Bper (-4,4%), Banco Bpm (-3,8%), Intesa (-2,6%) e Ubi (-2,6%). In linea con l'indice Stm (-0,3%), tagliata a neutral da JpMorgan. Perdite contenute per Fca (-0,2%), concordate coi sindacati le linee guida per la ripresa produttiva. Bene le assicurazioni, come Unipol e Generali (+2%), quest'ultima con la decisione di pagare in dividendo, seppure in due tranche. Sprint per Nexi (+5,9%) con l'ipotesi di una fusione con Sia, brillante Diasorin (+4,9%) in attesa del test sierologico annunciato per la Lombardia sul coronavirus. Si risolleva il lusso, con Moncler (+2,5%) e Ferragamo (+0,9%). Bene Atlantia (+3,5%), ha tenuto Poste (+0,4%). Sale Campari (+0,9%), che conferma dividendo e buyback.

Chiusura in positivo per le principali Borse europee, tranne Londra (-0,87%) a 5.791 punti La maglia rosa è andata a Francoforte (+1,25%) a 10.696 punti, seguita da Madrid (+0,54%) a 7.108 punti e Parigi (+0,38%) a 4.523 punti.

 Il petrolio chiude in calo a New York, dove le quotazioni perdono il 10,3% a 20,11 dollari al barile.

Le Borse cinesi chiudono la seduta con forti guadagni con la bilancia commerciale di marzo migliore delle attese: l'indice Composite di Shanghai sale dell'1,59%, a 2.827,28 punti, quello di Shenzhen si porta a 1.745,42 (+2,22%). La Cina vede un surplus a 19,9 miliardi di dollari, in calo sui 31,5 miliardi di marzo 2019 e più dei 18,55 miliardi attesi e del deficit di 7,1 miliardi di gennaio-febbraio a causa del Covid-19. L'export cede il 6,6% (da stime a -14% e da un tonfo a -17,2% di gennaio-febbraio), l'import perde lo 0,9% (-9,5% stimato e -4% nel primo bimestre 2020).

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